Una esperienza immersiva di realtà virtuale sulla discriminazione di genere con i visori 3D. E’ dedicata agli studenti del liceo “Ferro” di Alcamo con due appuntamenti per giovedì e venerdì prossimi all’auditorium della Cittadella dei giovani di Alcamo con inizio alle 16,30. “Molestie che fare” argomento di grande attualità con vittime donne. Lo studio di immagine attraverso i visori in 3D per imparare a difendersi dalle molestie maschili, dalle espressioni volgari di natura sessuale e minacciose rivolte ad una donna incontrata per strada o in un locale pubblico. Il progetto si chiama “cat-calling”, portato avanti ad Alcamo dall’associazione “Le Pleiadi”, presieduta da Elisa Palmeri, che dal 2008, senza fini di lucro, promuove e tutela i diritti delle donne al fine di favorire l’emersione ed il contrasto della violenza di genere. L’iniziativa in collaborazione con la scuola universitaria superiore di Pisa e con l’Unione avvocatura sezione di Trapani, associazione che opera nel territorio siciliano senza scopo di lucro.
Due ricercatrici: Federica Merenda e Carolina Marconi, della scuola superiore Sant’Anna terranno il corso a 50 studenti del liceo classico di Alcamo. “Lo scopo è quello- dice Elisa Palmeri- di indicare comportamenti corretti per fronteggiare situazioni di pericoli per le donne importunate in strada”. Il progetto si rivolge a studenti e ad adulti “per una esperienza nel virtuale che si riflette nel reale”. Di recente la stessa associazione ha promosso un concerto come momento di ascolto e comprensione reciproca, sempre nell’ambito delle iniziative per favorire l’emersione e il contrasto della violenza di genere. L’iniziativa nell’ambito delle attività del progetto “Nei tuoi panni” finanziato dalla Regione. Si è trattato della lezione dal titolo: “L’empatia in musica, ascoltarsi per comprendersi”, tenuta dal famoso chitarrista Francesco Buzzurro per gli studenti del liceo scientifico di Alcamo. “Le Pleiadi”, organizzazione di volontariato assiste mediamente una quarantina di donne l’anno. La sede è ad Alcamo, ma è tenuta segreta per tutelare operatrici e donne vittime di violenze psicologiche e a volte anche fisiche.
C’è il numero telefonico: 371-3890568 che si può chiamare per chiedere assistenza. Il 20 per cento sono donne extracomunitarie. L’associazione è presieduta da Elisa Palmeri avvocato che assieme a tre colleghe, due psicologhe, assistenti sociali e volontari, h 24 e per tutti i giorni dell’anno, assistono donne in difficoltà nel percorso che a volte porta alla denuncia del compagno, marito violento. Allo stato attuale assistono 9 donne. Il contatto telefonico avviene solitamente per una richiesta di consulenza psicologica e assistenza legale. “Può essere anche molto lungo l’iter che fa comprendere ad una donna della necessità di intraprendere un percorso di fuoriuscita da una relazione violenta o tossica. Ci contattano donne che chiedono aiuto – dice Elisa Palmeri- . Le affianchiamo nel percorso di denuncia, nella richiesta di attivazione del codice rosso, per le misure protettive e cautelari come il braccialetto elettronico”.
Le utenti raggiungono l’associazione su segnalazione delle forze dell’ordine che hanno raccolto la denuncia. Le richieste arrivano anche da Salemi, Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo e da altri comuni vicini. “Le Pleiadi” assiste e segue le proprie utenti con proprie avvocatesse e psicologhe, nell’iter giudiziario e processuale: dalla denuncia alla sentenza e nel percorso psicologico di acquisizione della consapevolezza della violenza subita. “Le Pleiadi” collabora con le scuole del territorio. Organizza incontri con associazioni e scuole per la prevenzione ed il contrasto di ogni forma di violenza e in questo programma si inserisce l’iniziativa con i visori 3D.