Alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Salvatore Luongo, del Prefetto di Palermo Massimo Mariani, del Questore Vito Calvino e di tante altre autorità civili, militari e religiose, sarà inaugurata domani a Borgetto la “Villa della Legalità”, struttura che sorge in Contrada Annunziata, sulla provinciale Partinico-Montelepre. Un bene confiscato alla mafia e affidato all’associazione Tele Jato che porta avanti il progetto “Stage di Giornalismo e Centro di documentazione del fenomeno mafioso”. Una villa che era centro degli interessi mafiosi del clan dei Corleonesi, in cui si sono nascosti, durante la latitanza, uomini di Cosa Nostra del calibro di Giovanni Brusca, e che oggi è divenuto un punto d’incontro e di formazione per tanti giovani provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero. L’immobile, comprensivo di un villino e un garage, è stato decorato con murales ed ospita anche la mostra La mafia uccide donne e bambini. Il garage è stato trasformato in una biblioteca sociale gestita dall’Associazione 100×100 in Movimento di cui fanno parte cittadini e membri delle forze dell’ordine, accessibile a tutti i visitatori, utilizzata dagli stagisti e dalla redazione di Tele Jato per svolgere ricerca e documentazione sul fenomeno mafioso e sui fatti del territorio. Un luogo che quindi, da emblema del potere mafioso, si trasforma in laboratorio di democrazia, conoscenza e giustizia sociale. La memoria è il primo passo verso il cambiamento. E il cambiamento ha bisogno di luoghi, voci e coraggio.
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