Via Milo, appaltato ripristino dopo 9 anni di chiusura. Lavori al via in ottobre con 140 operai?

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La tratta ferroviaria più breve che collega Palermo a Trapani, più precisamente Alcamo Diramazione con il capoluogo trapanese, la cosiddetta via Milo, è chiusa al transito dal 2013 per alcuni smottamenti e frane sul percorso. Dopo 9 anni i lavori di ripristino non sono ancora cominciati ma pare che, finalmente, si sia davvero arrivati ad un punto di svolta. Il commissario straordinario dell’opera, Filippo Angelo Palazzo, ha infatti aggiudicato l’appalto ,per oltre 100 milioni di euro, all’Ati Ricciardello-Sigenco cui spetterà anche il compito della progettazione esecutiva dell’intervento.

Ieri, in riunione tra l’assessore regionale Marco falcone e il dirigente nazionale di Rete Ferroviaria Italiana, Vincenzo Macello, è stata anche fissata a martedì prossimo, 22 febbraio, la consegna dei servizi di ingegneria. I lavori, quindi, intoppi burocratici permettendo, potrebbero cominciare entro la fine di ottobre. Un mega-cantiere, da quasi 100 milioni di euro, che vedrà impiegati ben 140 dipendenti. “Dopo molti anni siamo stati gli unici, al fianco dei sindaci e dei cittadini del Trapanese, ad accendere le luci su una delle grandi vergogne nel trasporto ferroviario in Sicilia: la chiusura della linea Trapani-Palermo via Milo. – Lo ha detto l’assessore Falcone che ha aggiunto: Il governo Musumeci ha creduto nell’inversione di tendenza, raccogliendo il grido d’aiuto del territorio fino anche a scendere in piazza nel 2020, manifestando con i Comuni alla stazione in abbandono di Segesta”.

La via Milo, appena 47 chilometri di tracciato, consente ai treni di raggiungere Trapani molto più velocemente di come capita da 9 anni, vale a dire dalla via Castelvetrano, lunga quasi il doppio. Il termine velocemente rappresenta comunque un eufemismo perché i convogli ferroviari in queste tratte hanno sempre proceduto a passo di lumaca. Da Palermo a Trapani, circa 120 chilometri dalla via Milo, più di due ore e mezzo. Da via Castelvetrano circa 4 ore. I viaggi in terno, per diventare competitivi, devono assolutamente diventare più brevi e non basta né il ripristino della via Milo e nemmeno l’elettrificazione della stessa per cui sono già disponibili altri 70 milioni di euro.