Sinergia fra comuni, regione, procure, corpo forestale, vigili del fuoco, forze dell’ordine e aeronautica militare per combattere la piaga, sempre aperta nel trapanese, degli incendi boschivi e d’interfaccia, quest’ultimi quelli che dalla vegetazione raggiungono i centri abitati. Un apposito vertice per avviare tale collaborazione si è svolto in prefettura a Trapani, presieduto da Daniela Lupo, con la presenza anche di procuratori e sostituti di Trapani e di Marsala. Intervenuti in collegamento da remoto l’Assessore regionale Territorio ed Ambiente Giusi Savarino ed il Segretario Generale della Presidenza della Regione Margherita Rizza.
Il Prefetto di Trapani, nell’introdurre gli interventi, ha evidenziato l’efficacia dell’attività di previsione, prevenzione e contrasto svolta da tutti gli enti coinvolti nella campagna antincendi boschivi del 2024. Grazie alla sinergia delle autorità competenti, all’incremento dei sistemi di videosorveglianza, all’attività di vigilanza e controllo del territorio si è registrata una diminuzione del numero degli incendi e della loro estensione rispetto al 2023. Il fenomeno ha però subito una dilatazione temporale. Il primo allarme è infatti scattato ai primi di marzo del 2024 proprio a Castellammare del Golfo ed ha interessato una superficie di 100 ettari di macchia mediterranea. Il Comandante provinciale dei Vigili del fuoco ha esposto i dati della mappatura realizzata in collaborazione con l’Ispettorato Ripartimentale sulle attività svolte durante lo scorso anno evidenziando che soltanto il 60% degli incendi si è verificato nel periodo della campagna AIB. 2.400 interventi effettuati dai Vigili del fuoco in provincia di Trapani dimostrano che, sebbene l’estensione dei roghi sia stata minore che in passato, permangono gli episodi incendiari, dolosi o colposi.
L’istituzione di quattro nuovi presidi stagionali dei Vigili del fuoco ha comunque consentito la riduzione dei tempi di intervento e quindi dei danni all’ambiente e alle abitazioni. È stata ribadita, inoltre, l’importanza dei piani di protezione civile che devono contemplare anche le ipotesi di grave emergenza, la scarsità delle risorse disponibili e le strutture più sensibili. Il Prefetto Lupo, a conclusione dei lavori, ha sottolineato l’importanza degli strumenti amministrativi e, in particolare, dell’aggiornamento delle aree percorse dal fuoco, procedura ancora non completata da alcuni comuni.