La nave oceanografica del Consiglio nazionale delle ricerche “Gaia Blu” è impegnata fino al 10 luglio nella spedizione scientifica TUNSIC-BANSIC 2024. Obiettivo: raccogliere dati utili ad analizzare la distribuzione del plancton -cioè l’insieme di microorganismi marini alla base della catena alimentare acquatica – con particolare attenzione a due specie ittiche sottoposte ad un’intensa attività di prelievo da parte della pesca: Tonno Rosso e Acciuga Europea. La campagna, nata da un’iniziativa del Dipartimento di Scienze umane e sociali, patrimonio culturale del Cnr, concentra le attività in aree considerate tra le più importanti zone di riproduzione del Tonno Rosso in tutto il Mar Mediterraneo. Coordinata dai ricercatori Marco Torri dell’Istituto di studi sul Mediterraneo (Cnr-ISMed) e Bernardo Patti dell’Istituto per gli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino (Cnr-Ias), la spedizione vede anche la collaborazione di studiosi e studiose della Stazione Zoologica Anton Dohrn, dell’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine (Cnr-Irbim) e dell’Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar). “Si tratta di un’iniziativa di grande importanza per la gestione delle popolazioni di Tonno Rosso e di Acciuga Europea in Mediterraneo”, spiega Marco Torri (Cnr-Ismed). “Per quanto riguarda il Tonno Rosso, grazie ad un approccio coordinato tra gruppi di ricerca internazionali, questa spedizione contribuirà a migliorare significativamente le nostre conoscenze su una delle risorse marine più preziose del nostro mare, garantendone un futuro sostenibile e a supporto delle comunità che dipendono da essa. I dati raccolti, infatti, saranno utili per stimare l’abbondanza dello stock di Tonno Rosso nell’area ionica, così da poter avere un monitoraggio efficiente della popolazione nell’area”. Altra specie ittica sulle quali il team italiano concentra le osservazioni è l’Acciuga Europea, anch’essa sottoposta ad intenso sfruttamento da parte della pesca commerciale. Già nel corso di precedenti campagne condotte nello Stretto di Sicilia è stato sviluppato un modello predittivo della biomassa della popolazione adulta di acciuga. Oggi, la raccolta di nuovi dati con un’infrastruttura navale all’avanguardia come “Gaia Blu” consentirà di approfondire la conoscenza dei legami profondi tra un ambiente in continua evoluzione e la presenza delle specie ittiche nel nostro mare.