Strage di Ustica, Giovanardi: “Bomba a bordo. Tutto il resto è fantascienza”

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81 morti nella strage aerea di 43 anni fa attendono ancora la verità almeno per dare un piccolo conforto ai loro familiari. Sono le vittime della strage di Ustica, uno dei misteri più fitti d’Italia, e già lo scorso anno, Leonardo Tricarico, ex generale dell’aeronautica militare, lo disse chiaramente:  “è paradossale che la verità sulla caduta del DC9 Itavia venga sistematicamente occultata da una cortina fumogena innalzata da chi ancora contrabbanda come verità le ipotesi fantascientifiche di un missile quale causa della tragedia del 27 giugno del 1980″. L’ex alto ufficiale fa parte dell’Associazione ‘Verità per Ustica’. Adesso, a pochi giorni dal 43esimo anniversario, è arrivata la presa di posizione di Carlo Giovanardi, politico navigato ed ex ministro e sottosegretario dei governi Berlusconi. “Ora è assolutamente certo – ha detto – che l’aereo dell’Itavia è esploso per una bomba collocata nella toilette di bordo; adesso i magistrati devono andare a scoprire chi ha messo quella bomba. Si aprono tante ipotesi tra cui quella della minaccia di rappresaglia che Arafat e il fronte nazionale della Palestina avevano portato avanti richiamandosi all’accordo in base al quale, secondo loro, potevano far passare armi impunemente dal nostro Paese e in cambio non avrebbero fatto attentati”.

Giovanardi è andato anche avanti con le dichiarazioni in merito a quanto accadde il 27 giugno del 1980, quando il Dc-9 dell’Itavia esplose in volo precipitando in mare nei pressi dell’isola di Ustica, provocando la morte di 81 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio. E così, relativamente all’ipotesi che l’aereo sia stato abbattuto durante una battaglia aerea tra Mig libici e velivoli da guerra della Nato, l’ex ministro ha detto: “Chi parla di battaglie aeree non ha visto le carte e non le hanno viste perché incredibilmente, solo nel dicembre del 2022 col governo Draghi, sono state depositate nell’archivio di Stato e quindi ne siamo in possesso. L’ambasciata di Beirut aveva annunciato un elevatissimo rischio di attentati, forse da parte dei palestinesi, e proprio quel giorno, il 27 giugno – ha concluso Giovanardi – l’aereo esplose in volo nei cieli di Ustica”.