Sopralluogo nella ‘Vasca killer’ di Casteldaccia, procura nomina consulenti specializzati

0
1043

Due consulenti della magistratura inquirente, assieme a personale specializzato dei vigili del fuoco, scenderanno nella vasca fognaria killer costata la vita, a Casteldaccia, a ben cinque operai. Un altro è ancora ricoverato. La procura di Termini Imerese ha infatti nominato i suoi consulenti che scenderanno nell’impianto di sollevamento dove hanno trovato la morte il contitolare della Quadrifoglio group S.r.l., Epifanio Alsazia, partinicese ma da decenni residente ad Alcamo, gli operai Roberto Raneri, alcamese, Ignazio Giordano partinicese, il sancipirellese Giuseppe Miraglia e Giuseppe La Barbera di Palermo. Ad essere nominati i torinesi Ivo Pavan, docente universitario di chimica industriale, e l’ingegnere chimico Maurizio Onofrio. Avranno il compito di comprendere cosa sia accaduto quel terribile 6 maggio quando i lavoratori, senza protezioni, scesero nell’impianto e vennero investiti dal gas e dai liquami che non lasciarono loro scampo. Da comprendere cosa ha trasformato quella vasca a sei metri di profondità in una camera a gas che ha ucciso gli operai. Gli agenti della squadra mobile di Palermo, diretti da Marco Basile, hanno invece già avviato tutti gli accertamenti sull’appalto e stabilire le responsabilità. Dall’Amap, società committente dei lavori di spurgo dei pozzetti, alla Tek che si è aggiudicata l’appalto, alla partinicese Quadrifoglio Group che aveva preso una parte dei lavori in subappalto. Gli indagati, al momento, sono tre: Nicolò Di Salvo, proprio il titolare della Quadrifoglio, Gaetano Rotolo, direttore dei lavori dell’Amap, e Giovanni Anselmo, amministratore unico della Tek Infrastrutture di San Cipirello, azienda che si era aggiudicato i lavori. Le indagini cercheranno di capire perché quella mattina Rotolo aprì le porte dell’impianto di sollevamento agli operai che stavano provando, senza riuscirci, a liberare la fognatura dall’ostruzione. E come mai siano tutti scesi senza le maschere antigas e senza le dotazioni necessarie, compresa la sonda che rileva la presenza di gas tossico. Nei prossimi giorni anche gli avvocati che assistono le famiglie delle vittime, fra questi Sebastiano D’Angelo, Giuseppe Emanuele Greco, Ornella Cialona e lo Studio 3 A nomineranno propri consulenti per partecipare agli accertamenti tecnici irripetibili che verranno eseguiti a Casteldaccia in quella tragica vasca.