Scatta l’allerta roghi, ordinanze dei sindaci del trapanese e tavolo tecnico in Prefettura

0
160

Dopo il rogo che nei giorni scorsi ha devastato contrada Frassino a Custonaci e che ha costretto alcune famiglie a evacuare le proprie abitazioni, le istituzioni iniziano a prendere i provvedimenti che, puntualmente, arrivano in questo periodo dell’anno. Anche quest’anno infatti, l’emergenza incendi ha fatto la sua entrata in scena settimane prima rispetto agli anni precedenti. Quello degli incendi boschivi alimentati dall’incuria, dalla mancanza di controlli e da comportamenti irresponsabili di folli piromani è infatti una delle poche certezze matematiche del nostro territorio. Presso la Prefettura di Trapani, si è svolto un primo incontro tra i principali attori istituzionali: a presiederlo, il Viceprefetto Vicario Maria Baratta, affiancata dalla Dirigente dell’Area V Silvia Caponetto. Al centro della discussione: l’aggiornamento del Catasto incendi, il potenziamento della videosorveglianza, l’uso efficiente di autobotti e vasche di prelievo, e – soprattutto – la necessità di rompere il silenzio e l’isolamento tra enti, favorendo uno scambio reale e costante di informazioni tra sale operative locali e provinciali.

Nel frattempo, anche i Comuni cominciano a correre ai ripari emettendo le consuete ordinanze. Alcamo, uno dei primi, ha pubblicato l’ordinanza sindacale firmata dal Sindaco Domenico Surdi: un provvedimento che entrerà in vigore dal 15 maggio e fino al 31 ottobre. Le regole sono chiare: vietato accendere fuochi, gettare mozziconi accesi, bruciare sterpaglie o abbandonare rifiuti vegetali nei pressi di aree sensibili. Ma soprattutto obbligo per i proprietari di terreni incolti o agricoli di ripulire le aree entro il 15 giugno, mantenendo fasce di rispetto libere da vegetazione secca attorno a strade, abitazioni, impianti e linee di trasmissione. Il nodo cruciale però resta sempre lo stesso: le ordinanze arrivano ma i controlli latitano. Poi ci sono anche i colmi dei colmi con gli stessi enti, (comuni, libero consorzio e ANAS) che non effettuano la pulizia dei loro stessi tereni o delle cunette delle strade.