Il Motel Beach, in abbandono da quasi 40 anni e oggi ridotto ad un rudere, ha rappresentato il simbolo del potere mafioso della famiglia alcamese di Vincenzo Rimi e del figlio Filippo, cognato di Gaetano Badalamenti, entrambi rare figure di boss morti nel proprio letto. Dopo quasi 40 anni sulla stessa area sarà ricostruito un albergo a cinque stelle. Il Motel Beach è stata un’intuizione della mafia sulle potenzialità turistiche di Alcamo Marina. All’inizio degli anni ’60 i Rimi, in società con un imprenditore edile, hanno costruito un hotel in contrada Canalotto.
Inaugurato nel 1962. Motel Beach metafora del regno mafioso dei Rimi e della loro caduta alla fine degli anni ’70. Era frequentato dall’Alcamo bene. Serate danzanti con stelle internazionali come Paul Anka, i Brutos, Giorgio Gaber e tanti altri. Divenne il luogo di divertimento. Di incontri. Di summit mafiosi presieduti da Vincenzo Rimi e dal figlio Filippo. Era frequentato dal gotha della mafia del Trapanese e Palermitano. L’altro figlio Natale lasciò precipitosamente Alcamo, per rifugiarsi in Spagna, e precisamente a Palma di Maiorca, all’inizio della guerra di mafia degli anni ’80, quando il regno dei Rimi venne distrutto da un boss emergente: Vincenzo Milazzo, alleato con i corleonesi. Natale Rimi scappò a Palma di Maiorca, dove vive tutt’ora.
Nel frattempo il questore di Trapani aveva sequestrato il Motel Beach, allora non esisteva la confisca, e l’immobile è rimasto sempre di proprietà degli eredi di Filippo Rimi, che ora l’hanno venduto ad un imprenditore. Da anni è in stato di abbandono e oggi si presenta come un rudere dove verrà realizzato un albergo a 5 stelle dall’impresa Marca srl di Alcamo che ha già affidato la progettazione ad uno studio specializzato in hotel. Gli eredi di Filippo Rimi lo hanno messo in vendita sette anni fa. La richiesta 500 mila euro. Con il nuovo albergo si risanerà una vasta area e si creeranno nuovi posti per il turismo in ascesa ad Alcamo Marina.