Ricevere la posta, per gli alcamesi che hanno deciso di risedere ad Alcamo Marina, era e resta un miraggio. Dopo diverse lamentele giunte in redazione ci è pervenuta la segnalazione di una famiglia che abita in contrada Calatubo, lungo la via carabinieri Apuzzo e Falcetta, l’ex statale 187. Negli ultimi mesi ha ricevuto soltanto la tessera elettorale. Poi null’altro. nemmeno le cartelle per la TARI, per gli altri tributi o per le utenze (luce, gas e acqua). Un problema vecchio che sembrava potersi risolvere con i nuovi nomi delle vie e i la nuova numerazione civica assegnati dall’ufficio toponomastica del comune di Alcamo.
Invece no, proprio le nuove denominazioni sarebbero del tutto sconosciute all’ufficio distribuzione di Poste Italiane. Dal comune ribadiscono che è un problema delle poste e che la burocrazia comunale nulla può fare. Il solito scaricabarile con gli addetti alla distribuzione delle poste che confermano che, per loro, le nuove vide di Alcamo Marina non esistono sui palmari dell’amministrazione postale e che quindi, puntualmente, restituiscono tutto al mittente. Al comune di Alcamo tornerebbero così indietro cartelle TARI, bollette del servizio idrico e altre comunicazioni.
I dirigenti comunali sarebbero da tempo a conoscenza del problema ma non si capisce se qualcuno, come ad esempio i vertici delle Poste, abbia sollecitato una soluzione. Una situazione inaccettabile che riguarda buona parte del migliaio di famiglie che abita ad Alcamo Marina. Centinaia e centinaia di lettere e di avvisi di pagamento che non vengono consegnate. La solita storia dei cittadini di serie A e cittadini di serie B. Anche perché i residenti di Alcamo Marina, qualora dovessero ritardare nel pagamento dei tributi, e non per colpa loro, sono poi costretti a pagare ugualmente tasse e servizi comunali e per di più con l’aggiunta della mora per la ritardata corresponsione.
