Riapertura del centro congressi Marconi di Alcamo, anno zero. La porta dell’immobile del corso VI Aprile è stata chiusa da gennaio. Ma di riapertura non se ne parla. Disagi e disorientamenti da parte di associazioni che hanno difficoltà a mettere a punto la programmazione. Così come coloro i quali usano la sala per mostre e iniziative culturali di vario genere. Prego si accomodi alla Cittadella di giovani è la risposta del comune che in otto mesi e mezzo non è ancora riuscito a risolvere il problema dell’istallazione delle apparecchiature che segnalano fumo in caso di principio di incendi. Solo cento posti alla Cittadella dei giovani, 200 al Marconi. Cos’ l’Associazione amici della musica è stata costretta a riprogrammare le date di concerti in programma dal mese entrante dopo la pausa estiva. E la stessa associazione non può ancora mettere a punto il programma del 2025 per la 39esima edizione della stagione concertistica. La stessa associazione organizza il concorso internazionale per cantati lirici in programma dall’otto all’undici maggio prossimo. I disagi quindi continuano ad essere notevoli per le iniziative che si sarebbero dovuto svolgere al centro congressi Marconi di Alcamo, chiuso dopo un sopralluogo da parte dei vigili del fuoco. Durante l’ispezione dei pompieri si è scoperto che mancano i rilevatori di fumo. Sono previsti dalla legge. Quando nel 1998 venne aperto non occorrevano i rilevatori perché definito centro congressi. Da alcuni anni i rilevatori si sono resi necessari per legge poiché si svolgono concerti e altro. Ci si è accorti che mancano dopo ben 26 anni. Ma un interrogativo è legittimo: ma è mai possibile che il Comune in otto mesi e mezzo non sia riuscito a risolvere un problema importante dare la sede per tante attività culturali? Marconi chiuso e silenzio anche dai consiglieri comunali che si potrebbero scomodare e presentare interrogazioni per avere le risposte ufficiali sulla chiusura del Marconi