Reflui non depurati scaricati nel fiume Lenzi-Baiata. Assolti D’Amico e Tilotta

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Erano finiti sotto processo nel 2020 con quattro capi di accusa, adesso sono stati assolti con formula piena “perché il fatto non sussiste”. Si tratta del calatafimese Ludovico D’Amico, titolare della Biodep, azienda che gestisce il depuratore di Napola, frazione di Erice, e Giuseppe Tilotta, responsabile del servizio idrico integrato del comune della Vetta.  I due erano erano stati citati in giudizio per gravissimi reati di inquinamento ambientale, fra i quali anche lo scarico diretto di reflui non depurati. Fatti che però non sussistono, secondo il giudice monocratico del Tribunale di Trapani Chiara Badalucco. Giuseppe Tilotta e Ludovico D’Amico, difesi dagli avvocati Maurizio Sinagra il primo, Vincenzo Abate e Marcello Signorino il secondo, sono stati quindi assolti da ogni imputazione L’accusa era quella di aver consentito lo scarico del depuratore nel corso d’acqua Lenzi-Baiata, protetto da vincoli paesaggistici. Reflui che poi sarebbero finiti in mare nell’area delle saline di Trapani. Il materiale, fra l’altro, sempre secondo l’accusa, non sarebbe stato depurato in modo adeguato. Accuse tutte annullate dall’assoluzione perché il fatto non sussiste. Sentenza che è arrivata dopo cinque anni dalla citazione in tribunale per Ludovico D’Amico, titolare della BioDep di Calatafimi/Segesta, e Giuseppe Tilotta, funzionario del comune di Erice, responsabile del servizio idrico integrato.