‘Referti della vergogna’, fra le vittime un commerciante con negozio ad Alcamo

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2014

Continuano a spuntare come funghi i casi dei referti istologici consegnati con inammissibile ritardo ai pazienti. Il ritardo ha stavolta colpito un 47enne, Gaetano Costanzo, che dopo diversi mesi ha saputo di avere un adenocarcinoma ad anello con castone appendice. L’uomo è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico di tre ore e mezza in cui gli è stato asportato il colon destro. Un’operazione chirurgica necessaria dopo avere atteso per circa otto mesi l’esito dell’esame istologico all’appendice che gli era stata asportata. Un caso grave, non solo per la patologia, ma soprattutto per i tempi lunghissimi che hanno aggravato la situazione. Costanzo ha quindi scoperto troppo tardi di dover lottare per la vita, a causa dei ritardi nella refertazione degli esami istologici effettuati all’Asp di Trapani.

Dal 17 luglio 2024 all’11 marzo 2025: tanto ha dovuto attendere il 47enne per conoscere il verdetto. Sono psicologicamente devastato – ha raccontato Costanza all’indomani dell’intervento effettuato al Gemelli di Roma –. Stavo bene, non immaginavo che quell’esame istologico avrebbe stravolto tutto. Avevo grandi progetti, oggi non esistono più”. Costanzo è un commerciante di articoli casalinghi ed ha un negozio anche ad Alcamo oltre che a Mazara del Vallo, Marsala e Trapani. Il 47enne ha ricevuto l’esito dell’esame istologico mentre si trovava in vacanza in Trentino con la moglie e i tre figli. Due giorni fa Mazara del Vallo è scesa in piazza con istituzioni, associazioni e quattrocento studenti contro i referti della vergogna. Il sit-in «Mazara si cura», in piazza della Repubblica, è stato organizzato dal movimento «Nuovo vento del Sud» e dal comitato studentesco dell’istituto Ruggero d’Altavilla. Alla manifestazione, per motivi di salute, non ha potuto prendere parte la professoressa Maria Cristina Gallo, la donna che ha consentito di togliere il coperchio alle gravissime responsabilità dell’ASP di Trapani.