Quattro Comuni della valle del Belice dicono No alle mega pale eoliche

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62 Siemens-Windenergieanlagen des Typs SWT-2.3-101 drehen sich hier im Windpark West Wind nahe Wellington in Neuseeland. Aufgrund konstanter Windbedingungen und hoher Windgeschwindigkeiten eignet sich Neuseeland bestens für die Realisierung von Windenergieprojekten. West Wind ist der erste Windpark in Neuseeland, den Siemens im Oktober 2009 in Betrieb nahm. 62 Siemens wind turbines of the type SWT-2.3-101 turn here in the wind park West Wind near Wellington in New Zealand. The consistently strong wind speeds in New Zealand make the country ideal for wind power plants. West Wind is the first wind power plant Siemens commissioned in October 2009.

Amministratori, cittadini, imprenditori, ambientalisti e operatori culturali della Valle del Belice sono sul piede di guerra contro un progetto che prevede la realizzazione di un grande parco eolico, con 9 pale alte fino a 200 metri ciascuna nel territorio dei comuni di Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belìce, Contessa Entellina e Menfi. “Sono le dimensioni di un palazzo di una settantina di piani, il nostro paesaggio rischia di subire una violenza inaudita”, spiega Giuseppe Cacioppo, sindaco di Sambuca di Sicilia che nel 2016 ha conquistato il titolo di Borgo più bello d’Italia.

Il consiglio comunale di Sambuca ha già approvato all’unanimità un atto di opposizione contro il progetto. La stessa cosa hanno annunciato anche i sindaci degli altri comuni.
“Non siamo contrari alle energie alternative, – precisa Giuseppe Cacioppo – ma questo progetto potrebbe modificare per sempre il nostro skyline, danneggiando anche quella valorizzazione turistica su cui negli ultimi anni abbiamo puntato, anche attraverso i bandi delle ‘Case a un euro’. Queste grandi pale eoliche rischiano di mettere a repentaglio anche flora e fauna, noi salvaguardiamo da anni un rarissimo nido di cicogne, la nostra greenway sarà completamente rovinata”.

Contro questo mega impianto a Sambuca si è costituito un comitato civico, che si è dato un nome provocatorio: “Fuori dalle pale”. Il promotore è Giorgio Maggio, proprietario del “Don Giovanni”, hotel 4 stelle della zona: “Sono talmente favorevole all’energia green – dice – che la mia struttura da anni si alimenta con un impianto fotovoltaico. Ma i miei pannelli sono mimetizzati nel verde.

Le gigantesche pale eoliche che vogliono collocare invece deturperanno il paesaggio e danneggeranno le attività economiche. Quello che ho costruito con tanti sacrifici rischia di essere completamente devastato”. Il comitato, che ha già raccolto centinaia di adesioni, ha anche realizzato delle simulazioni grafiche, sull’impatto visivo delle torri eoliche sul territorio. Torri gigantesche visibili a chilometri di distanza.