Archiviata, dalla Gip di Catania, su richiesta della locale Procura, un’inchiesta che vedeva indagati l’attuale manager dell’ASP di Palermo, Daniela Faraoni, e l’ex assessore regionale all’agricoltura, Luca Sammartino, dimessosi a causa di un’altra indagine. I due erano accusati di concorso in corruzione nell’ambito di un’inchiesta sugli appalti per la gestione di software all’Asp etnea. Il fascicolo venne aperto dopo l’esposto di un imprenditore che denunciò il fratello per i suoi rapporti con Sammartino, allora deputato regionale. Quest’ultimo avrebbe ottenuto assunzioni in cambio di affidamenti diretti alla società informatica. La manager dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni, era invece indagata perché, quando era direttore amministrativo nella sanita catanese, aveva sottoscritto la delibera al centro delle indagini. Per gli inquirenti, però, gli elementi raccolti non sono stati sufficienti a sostenere l’accusa in giudizio e hanno chiesto e ottenuto dal gip l’archiviazione del fascicolo, in cui erano indagati anche altri due dirigenti pubblici. Luca Sammartino, deputato regionale della Lega, eletto con circa 21mila preferenze nel 2022, resta invece indagato per un’altra vicenda, l’operazione ‘Pandora’ che ha portato alla sua sospensione, pe un anno, dai pubblici uffici. L’ex vice-presidente della Regione così il 17 aprile scorso è stato costretto a dimettersi per le accuse riguardanti due presunti casi di corruzione: uno scambio di favori per ottenere voti per il Pd alle elezioni europee del 2020, e un altro per contatti con due carabinieri al fine di acquisire informazioni riservate su eventuali indagini a suo carico e potere effettuare bonifiche tecniche nei locali della sua segreteria