Proclamato lo stato di agitazione del Corpo di Polizia Municipale di Alcamo

0
408

Una grave carenza di organico, la sovraesposizione al rischio dei pochi agenti che devono coprire il servizio di sorveglianza notturna, la mancanza di continuità dei corsi di formazione e addestramento professionale e la mancanza di contratti full-time, un parco auto di servizio attualmente ridotto all’osso, con gravi criticità per gli agenti in servizio esterno. Sono queste alcune delle problematiche portate sul tavolo della sala conferenze del collegio dei Gesuiti di Alcamo durante l’assemblea sindacale indetta da Cgil-Fp, che si è conclusa con la proclamazione dello stato di agitazione del corpo di Polizia municipale di Alcamo. I rappresentanti del sindacato Caterina Tusa Segretaria Generale CGIL-FP della Provincia di Trapani e Ignazio Calvaruso Segretario Aziendale CGIL-FP del Comune di Alcamo, dichiarano che erano state già avanzate due richieste di incontro all’Amministrazione Comunale, che non sono state accolte.

Tra i partecipanti all’assemblea, i componenti del Corpo di Polizia municipale che hanno presenziato sono stati 22, su un totale di 40 tuttora in servizio, dei quali solo 4 a tempo pieno e 18 a tempo parziale. L’assemblea ha votato all’unanimità la proclamazione dello stato di agitazione, dando mandato alla Segreteria generale della CGIL-FP di Trapani di richiedere l’avvio del tavolo di raffreddamento presso la Prefettura di Trapani per scongiurare l’ulteriore inasprimento dei rapporti tra le parti. Il sindacato fa presente anche “il mancato riconoscimento delle professionalità e delle mansioni attraverso l’istituto, mai attivato, delle progressioni verticali in deroga per il personale interno”.

E ancora, “la rivisitazione della disciplina riguardante l’erogazione dell’indennità di servizio esterno, con l’abbassamento dal 75 al 50% della prestazione della continuità giornaliera del servizio, allineandosi in tal modo a quanto previsto dagli altri Comuni di maggiori dimensioni della provincia di Trapani”. Infine, “il rispetto dei tempi dei pagamenti dell’indennità del salario accessorio e, in particolare, dell’indennità di turno e reperibilità. Le criticità in cui versa il Corpo di Polizia Municipale sono anche “connesse anche all’età avanzata – afferma Ignazio Calvaruso – in quanto il 50% delle unità in servizio ha già superato i 60 anni ed oltre il 40% è nella fascia anagrafica compresa tra i 56 e i 59 anni”. Restano da capire le posizioni dell’Amministrazione, intanto domani mattina alle 11.30 è prevista una nuova riunione tra agenti e sindacato, in cui si chiarirà ulteriormente la direzione che l’assemblea deciderà di prendere.