Processo Artemisia, chieste condanne per un totale di155 anni. 9anni e sei mesi per l’alcamese Orlando

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La Procura di Trapani ha chiesto 155 anni di carcere per gli imputati del processo scaturito dall’operazione «Artemisia», condotta nel 2020 dai carabinieri di Trapani. Per l’ex deputato regionale Giovanni Lo Sciuto, il pm Sara Morri ha chiesto 14 anni di carcere, otto anni per Paolo Genco ex presidente dell’Anfe, ente di formazione professionale e sei anni per l’ex sindaco Felice Errante.

Pesante richiesta anche per il medico alcamese Saro Orlando, ex coordinatore Inps, Per Orlando il Pm ha chiesto nove anni e sei mesi. Gaspare Magro otto anni, Gaspare Angileri sette anni, Maria Luisi Mortillaro due anni, Isidoro Calcara sei anni e sei mesi, Tommaso Geraci sei anni, due anni e sei mesi ciascuno per Vincenzo Chiofalo, Gaspare Berlino e Luciano Perricone. Condanne chieste anche per gli altri imputati.

L’indagine, sostengono i magistrati, aveva svelato l’esistenza di una loggia massonica segreta a Castelvetrano in cui erano coinvolti professionisti, politici e appartenenti alle forze dell’ordine. Secondo le accuse, la loggia massonica segreta avrebbe pilotato nomine, dirottato finanziamenti e sarebbe intervenuta sulle scelte amministrative del Comune. Dopo una minuziosa ricostruzione dei fatti oggetto del processo, riportati dentro una memoria di quasi mille pagine, l’accusa ha chiesto, come dicevamo, condanne per 155 anni di carcere. Il processo Artemisia ha messo in luce presunte condotte di corruttela col fine di acquisire consenso elettorale. Questa la mira di Giovanni Lo Sciuto politico di lungo corso. Tutti gli imputati avrebbero partecipato ad un sistema che agiva con la corruzione, e che puntava ad inquinare la politica.