Potrà essere sottoscritta domani, al mercatino cittadino, la petizione “Maria Santissima del Soccorso è luce per Castellammare” volta all’annullamento o alla modifica dell’ordinanza del luglio scorso, firmata dal sindaco Giuseppe Fausto, che vieta l’accensione dei ceri durante le processioni. I castellammaresi che hanno promosso la raccolta firme sottolineano che “le tradizioni definiscono e caratterizzano l’anima e l’identità di un popolo. La processione patronale di Maria Santissima del Soccorso rappresenta, da sempre, un comune gesto di identificazione e una visibile manifestazione di unità. Percorrendo le vie del centro storico di Castellammare del Golfo, la sera del 21 agosto, si può percepire questo genuino legame fra il popolo, sinceramente e spontaneamente coinvolto, e la sua amatissima patrona. Trascorsi alcuni mesi dall’ultima processione, che ha amareggiato e turbato gli animi di molti castellammaresi – dicono i promotori della petizione – , vogliamo ribadire l’importanza del cero acceso nella processione patronale, che da sempre la contraddistingue, rendendola unica dalle altre”. Il cero è “un elemento importante, un simbolo, non solo dal punto di vista religioso (come segno della luce e della fede), ma anche da quello storico/culturale, che ha finanche ispirato scrittori e poeti, come Vincenzo Ancona…” I ceri accesi in processione, inoltre, contribuiscono a garantire l’unitarietà, la compattezza e la continuità dello snodarsi della sacra processione lungo il suo percorso. A riprova di ciò, non è temerario affermare che anche la loro assenza – scrivono gli autori della petizione – abbia infelicemente concorso a determinare l’esito poco felice della serata del 21 agosto scorso. La petizione, oltre a chiedere il ritorno dell’ordinanza numero 19 del 24 luglio 2024 sollecita anche l’individuazione di misure di sicurezza idonee a garantire che nessuno si faccia male nel post processione a causa della scivolosità della cera finita a terra. La petizione popolare potrà essere firmata domani e sabato 28 dicembre al mercatino ma anche nelle attività commerciali e nelle rivendite di tabacchi aderenti all’iniziativa.