Parcheggio interrato di Alcamo, ingressi diventano discariche e orinatoi. Uno scempio vergognoso

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Un assoluto degrado, uno scempio, accessi pedonali divenuti orinatoi e ammassi di rifiuti. Così da mesi si presentano i tre ingressi pedonali al parcheggio interrato di piazza Bagolino, chiuso dall’ottobre del 2021, cioè da più di due anni, dopo i danni causati da alcune torrenziali piogge. Ma c’è dell’altro. Se si fosse intervenuto in tempo quando vennero fuori i primi problemi di adeguamento alle norme di sicurezza e anti-incendio, i costi a carico del comune di Alcamo sarebbero stati di alcune decine di migliaia di euro. Adesso dopo le costanti incursioni vandaliche che hanno distrutto, ad esempio, tutti i corpi illuminanti, gli estintori, le vetrate delle porte, le somme necessario a rimettere in sesto il parcheggio interrato sono lievitate ad oltre 130.000 euro. In partica un evidente danno all’erario che non si sa chi dovrà risarcire.

Di certo il comune di Alcamo non ha mai predisposto il progetto necessario e le somme per gli interventi necessari. Dall’approvazione del DUP e da quella del bilancio previsionale non sono arrivate novità per il parcheggio interrato di piazza Bagolino. D’altro canto lo strumento finanziario è stato definito ‘in divenire’ della stessa giunta alcamese. Voci e somme saranno inserite man mano che arriveranno certezze sui trasferimenti dalla Regione e dallo Stato. E finora per recuperare l’importante opera, nessuna notizia. Di nuovo c’è stata, nel corso di questa lunghissima chiusura, l’idea della polizia municipale di automatizzare completamente il sito fornendo agli utenti delle card magnetiche potessero funzionare anche da abbonamenti. Un’idea che però merita di fondi ancora superiori rispetto a quelli già necessari per ripulire il parcheggio, rimetterlo a norma e poterlo far tornare in funzione.

Il parcheggio interrato alcamese, che dispone di 200 posti-auto e che venne inaugurato nel giugno del 2010, potrebbe avere un ruolo importante durante lo svolgimento di partecipati eventi ma, negli ultimi quattro anni ha funzionato soltanto pochi mesi. In questo arco di tempo nessuna attività progettuale per rendere il parcheggio interrato nuovamente agibile. Soltanto qualche sopralluogo e le visite della terza commissione consiliare. Quindi le interrogazioni, poche per la verità, di alcuni consiglieri comunali. Vero è che il sito nacque già sotto una cattiva stella, cinque mesi dopo la sua inaugurazione evidenziò i primi problemi riguardanti alcune infiltrazioni d’acqua, ma consentire che gli accessi pedonali si riducano così, non appare assolutamente comprensibile. Situazioni che definire da terzo mondo sarebbero offensive per i Paesi meno fortunati in cui l’igiene e il decoro sembrano delle utopie.