Un nuovo capitolo si apre per l’ecoturismo a Pantelleria: un progetto ambizioso che unisce natura, tradizione e innovazione, mettendo al centro l’asino pantesco. Questa antica razza, un tempo fondamentale per la vita isolana, diventerà il cuore pulsante di una serie di attività escursionistiche, educative e terapeutiche, pensate per arricchire l’offerta turistica e rispondere alle esigenze dei visitatori più attenti alla sostenibilità. Il progetto è frutto della collaborazione tra l’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria, il Dipartimento di Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana e realtà specializzate come ARIA APERTA SNC, Pet Therapy Doctor Dog APS e l’Asineria di Reggio Emilia. Attualmente, sette partecipanti stanno seguendo la seconda fase del corso di formazione presso la fattoria “L’Asino di Ariosto” a Reggio Emilia. Guidati da specialisti del settore stanno approfondendo le potenzialità dell’utilizzo dell’asino in ambito escursionistico, terapeutico e sociale. Tra i presenti anche Milko Vitale, geologo dell’Ente Parco e referente del progetto, che sta acquisendo competenze strategiche per l’implementazione dell’iniziativa sull’isola. Per Italo Cucci, commissario straordinario dell’Ente Parco, questa esperienza rappresenta un’opportunità straordinaria per Pantelleria. L’obiettivo è creare una rete imprenditoriale locale che sviluppi un’offerta completa legata agli asini, favorendo il turismo esperienziale e sostenibile. “Pantelleria può diventare un modello di riferimento -ha commentato Cucci- con l’asino non solo come mezzo di trasporto, ma come elemento di connessione tra guide, operatori e visitatori.”