L’unica salvezza per il PalaDangelo, splendido impianto sportivo oramai devastato dai vandali e dalla presenza abusiva, al suo interno, di extracomunitari che vi hanno trovato casa, è l’attribuzione della gestione ad una società sportiva o, meglio ancora, ad un facoltoso imprenditore. E’ questa l’intenzione del Libero Consorzio Comunale, l’ex provincia regionale, che con l’arrivo del nuovo anno dovrebbe redigere e pubblicare un bando per raccogliere manifestazioni di interesse per il Paladangelo e per altre strutture provinciali che versano nel degrado. Per far rinascere il palazzetto di zona sant’Anna, però, necessita qualcuno che abbia buone disponibilità economiche. La struttura, infatti, nel corso della nuova chiusura, quella arrivata dopo la dismissione dell’hub vaccinale, ha subito danni per circa trecentomila euro. Inoltre le attrezzature elettroniche, quelle che servono per la regolare disputa delle gare, sono oramai arrugginite e in disuso. Anche il parquet è da rifare così come infissi e, per intero, spogliatoi e servizi igienici. Il Libero Consorzio, prima di pubblicare la manifestazione di interesse, dovrà effettuare un attento sopralluogo per dettagliare l’ammontare dei danni. Il Paladangelo, palazzetto costruito a tempo di record ma mai fortunato, soprattutto dopo l’assegnazione al comune di Alcamo nel 2017. Da quella concessione gratuita il palasport non riaprì più i battenti tranne che, nel 2020, in era COVID, per la trasformazione in hub vaccinale. Incredibile ma vero, dopo la chiusura del centro dedicato ai vaccini, un paio di anni fa, ancora va avanti il valzer delle responsabilità fra ASP di Trapani e Libero Consorzio sulla riconsegna di chiavi e locali. Un passaggio, a tutt’oggi, non ancora chiarito. Intanto nel Paldangelo si entra e si esce tranquillamente, senza alcuna videosorveglianza, e ognuno fa ciò che vuole, all’interno e all’esterno. Il tutto senza che alcun ente si prenda la briga di fare la voce grossa.