‘PalaDangelo’ di Alcamo destinato a morie. Danni per circa 100.000 euro

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Da quando è stato inaugurato, ha funzionato regolarmente ed a pieno regime soltanto una decina d’anni. Poi ne sono trascorsi altri 12 fra chiusura, raid vandalici, riapertura come hub vaccinale e nuovamente chiusura con recenti e gravi danni causati dai soliti vandali. È la triste storia del PalaDangelo, il palazzetto dello sport costruito ad Alcamo a tempo di record dall’ex provincia regionale di Trapani e dedicato al giovane alcamese che morì a Torino, accoltellato da un folle rumeno, mentre stava rientrando in Sicilia. Una struttura grande e molto bella che, nel 2011, ospitò anche un concentramento di qualificazione ai campionati mondiali di pallamano con le nazionali di Italia, Grecia e Montenegro.

Nel 2017, quando già il palasport era stato ferito da gravi danni causati dall’inciviltà di bande di giovinastri, l’ex provincia lo affido in gestione gratuita al comune di Alcamo. La giunta Surdi e la sua burocrazia, però, mai riuscirono a rimetterlo a disposizione della collettività e i danni andarono a crescere notevolmente. Poi arrivò il COVID e l’impianto, quasi pronto per essere riaperto alle attività sportive, venne assegnato all’ASP che vi realizzò un grande hub vaccinale. Il centro per le vaccinazioni anti-Covid è oramai chiuso da oltre un anno ma ASP e Libero Consorzio non hanno ancora trovato il tempo per il passaggio delle consegne, per essere più precisi, delle chiavi.

Nel frattempo il comune di Alcamo è stato estromesso perché l’ex Provincia ha rescisso il contratto gratuito mettendo il Palasport nel piano di valorizzazione. Affidamento in gestione si, ma a pagamento. La richiesta verso l’ente locale alcamese è stata però esagerata: 50.000 euro l’anno. Il Paladangelo è quindi finito nuovamente nel degrado e i soliti vandali, che hanno accesso libero nonostante l’impianto dovrebbe essere dotato di telecamere di videosorveglianza, giorno dopo giorno lo stanno distruggendo. Il libero consorzio forse a settembre tornerà in possesso delle chiavi ma, probabilmente, sarà troppo tardi. Chi si andrà a prendere un palazzetto splendido come il Paladangelo con una spesa di ripristino di circa 100.000 euro? Il comune di Alcamo, oggi come oggi, non ha più alcun diritto sull’impianto sportivo ma potrebbe avviare una battaglia per tutelare un bene che sorge sul suo territorio e che aiuterebbe notevolmente la crescita delle attività sportive.