Operazione antimafia “Eirene”, iniziato il processo. 9 gli imputati collegati in video

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Con l’ammissione delle prove presentate dal pubblico ministero e dei difensori dei tredici imputati è iniziato stamane davanti ai giudici del tribunale di Trapani, il processo scaturito dall’operazione ‘Eirene’. Il blitz scattò lo scorso settembre dopo due anni di indagini con provvedimenti cautelari in carcere, domiciliari e denunce a piede libero. Le accuse a vario titolo di mafia, estorsioni, traffico di droga, furto  e scambio elettorale politico-mafioso.  Il collegio giudicante è presieduto da Enzo Agate. Tra gli imputati l’ex senatore alcamese Nino Papania, difeso dagli avvocati Vito Di Graziano e Saro Lauria, l’unico ieri che ha rinunciato al video collegamento con l’aula dove è iniziato il processo. Nove  in custodia cautelare si sono collegati in video con il tribunale. Va sottolineato che tre imputati Nicolò Melodia, Antonio Provenzano e il trapanese Diego Pipitone vennero denunciati a piede libero solo per il reato di un presunto furto. Per quanto riguarda Papania i difensori presenteranno al Tribunale di Trapani nuova istanza per ottenere i domiciliari. Il processo è stato aggiornato per la nuova udienza al prossimo sei giugno. Seguirà quella del 20 giugno. Ogni mese previste due udienze essendo dieci imputati in  carcere. Il sei giugno alle 9,30 si inizierà con la deposizione di due testi e con la nomina del perito per le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche. Le indagini scattarono durante la campagna elettorale per le regionali del 2022 quando Papania, con l’intermediazione di Pasquale Perricone, avrebbe fatto accordi, secondo l’accusa,  con la famiglia mafiosa alcamese, anche in cambio di denaro, per procacciare voti in favore di Angelo Rocca, suo stretto collaboratore . candidato alle regionali. Non venne eletto.