Nuove ordinanze a Terrasini per combattere la movida selvaggia

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Movide sempre più selvagge e violente come dimostra la strage di Monreale. Accoltellamenti, risse, spaccio, violenze di vario genere, musica sparata all’aperto a tutto volume. Sono i bollettini di guerra che provengono da tutta Italia. I sindaci cercano di fronteggiare questa grave emergenza sociale con gli strumenti che hanno in possesso. Non manca la buona volontà e vengono emesse ordinanze che quasi sempre restano sulla carta. Lo sforzo delle forze dell’ordine non manca, ma i controlli sono carenti e quando vengono  presi provvedimenti quasi sempre in seguito non vengono adottate quelle misure necessarie per frenare questa deriva sociale dove le famiglie hanno responsabilità nell’educare i figli.

Il sindaco  di Terrasini Giosuè Maniaci ha firmato una ordinanza che introduce regole più rigide per la gestione della vita notturna in città.  A partire da subito e sino al 2 giugno, Terrasini si doterà di una serie di restrizioni che riguardano la vendita di alcolici, la musica nei locali, gli orari di apertura e la gestione degli spazi pubblici. In particolare, è vietata la vendita di alcolici da asporto dopo le 23, compresi i distributori automatici e i piccoli negozi. Il consumo sarà consentito solo all’interno dei locali. Introdotto il divieto di girare con bottiglie o bicchieri di vetro dopo le 23. Niente musica all’aperto. I locali dovranno chiudere entro le 2 di notte, con tempo massimo fino alle 2.30 per sistemare e pulire le aree esterne occupate. Il  Comune ha rafforzato i controlli sul territorio, potenziando i turni serali della polizia municipale, stipulando una convenzione con i volontari dell’Unac, l’unione nazionale arma dei carabinieri, e chiedendo una maggiore collaborazione anche alle forze dell’ordine. «Abbiamo chiesto ai gestori di dotarsi di steward e addetti alla sicurezza. Ognuno deve fare la propria parte. Confidiamo nella collaborazione di tutti», ha ribadito il sindaco di Terrasini.