L’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) sta elaborando un nuovo esposto da presentare alla procura di Marsala sulla morte dei cani Blanco e Achille, uccisi dopo essere stati torturati e i cui corpi vennero ritrovati dopo alcune settimane, nell’ottobre scorso, a Mazara del Vallo in un terreno incolto. Un’area che si rivelo poi un vero e proprio cimitero per animali con il ritrovamento di carcasse di molti altri animali uccisi. Gli animalisti di Aidaa chiedono adesso alla magistratura di indagare proprio su quel cimitero illegale di animali dove sono stati ritrovati i corpi di Blanco e Achille, perché li “sarebbe possibile individuare la pista degli assassini dei due cani”. “Chiediamo di allargare il raggio di azione delle indagini – dicono – anche agli altri animali presenti nel campo, perché alcuni di essi potrebbero avere caratteristiche simili riscontrate anche nei corpi martoriati di Achille e Blanco e potrebbero essere stati vittime delle torture mortali delle stesse persone”. All’epoca del ritrovamento il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, condannò con fermezza il vile atto che aveva portato alla tortura e all’uccisione dei due cani di quartiere. Le carcasse dei due animali, scomparsi un mese pria, vennero ritrovate dai volontari ENPA in un terreno. Cani che non arrecavano alcun disturbo e anzi erano benvoluti dagli abitanti del quartiere ma che sono stati vittime di un gesto davvero crudele e incomprensibile. “Quello che abbiamo visto in contrada Santa Maria – aveva detto all’epoca il presidente della sezione Enpa di Mazara del Vallo, Loredana Zummo – è un vero cimitero di animali, siamo sconvolti. Fra le carcasse anche quelle dei due cani di quartiere, Achille e Blanco, microcippati dal Comune mazarese, che sostavano spesso davanti a un supermercato di via Salemi. I due animali erano scomparsi a settembre e i volontari li hanno cercati ovunque. Erano in un campo incolto e oltre alle povere bestiole, seviziate prima di essere uccise, c’erano sparse dovunque carcasse di pecore, agnelli, galline e pure di un altro cane bruciato.