Maxi blitz antidroga a Palermo, rifornivano anche la provincia di Trapani

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Cocaina e hashish a fiumi dalla Campania e dal Nord Italia, pronti a inondare le piazze di spaccio non solo di Palermo, ma anche delle province di Trapani, Caltanissetta, Siracusa e Agrigento. È questo il quadro emerso dal duplice blitz antidroga eseguito nella giornata di ieri dalla Polizia di Stato, su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, che ha portato all’arresto di 22 persone, 17 delle quali finite in carcere. Due le inchieste parallele – Curly e Murales – condotte dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile. Le indagini hanno scoperchiato due articolati sodalizi criminali: il primo, con base operativa nei quartieri di Ballarò, Brancaccio e Villaggio Santa Rosalia, era in grado di garantire costanti forniture di droga anche in periodi di “scarsità”, grazie a trafficanti di riferimento con canali ben radicati fuori dalla Sicilia. Una delle figure chiave, seppur ai domiciliari, coordinava le attività dell’organizzazione da un’abitazione divenuta hub del narcotraffico della Sicilia occidentale.

A rifornirsi da questo gruppo, anche numerosi grossisti attivi nel Trapanese. Una cellula parallela, inizialmente satellite, ha poi operato in autonomia attivando un canale diretto con Napoli: riceveva hashish e cocaina e li distribuiva ai clan di Palermo e provincia, Trapani compresa. Nel solo filone “Curly” sono stati sequestrati 53 kg di hashish e 2,3 kg di cocaina. L’operazione “Murales”, invece, ha svelato l’esistenza di due grossi depositi  nel rione Brancaccio, dove sono stati recuperati 11 kg di cocaina, munizioni e 56.000 euro in contanti. Per sfuggire alle intercettazioni il gruppo utilizzava comunicazioni via videochiamata silenziose: solo gesti e movimenti concordati. 150 gli agenti  coinvolti tra le Questure di Napoli, Siracusa e Agrigento, più Reparti speciali della Polizia, unità cinofile  Reparto Volo per uno dei colpi più pesanti alla catena di distribuzione del narcotraffico regionale.