“Mancia e Abballa Fest”, a Vita la Cena di San Giuseppe tra devozione e gusto

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Tradizione, fede e gusto si sono incontrati il 4 maggio a Vita per “Mancia e Abballa Fest”, la sagra enogastronomica organizzata dall’associazione Liberty 24. Un evento che ha saputo unire i sapori del territorio alla profonda spiritualità della tradizione, grazie alla rievocazione della Cena di San Giuseppe, cuore simbolico e rituale della festa. La Cena di San Giuseppe ha radici antiche e nasce come atto di ringraziamento per una grazia ricevuta da cui scaturisce la promessa e l’impegno di “riempire la pancia di tre persone” cioè offrire un banchetto in onore della Sacra Famiglia. Il rituale unisce elementi religiosi, sociali e culturali che si tramandano da generazioni, simbolo di fede e comunità. Protagonista scenografico dell’evento è stato l’altare, realizzato in legno e decorato con rami di alloro e “murtidda”, agrumi e pani votivi.

Al centro un piccolo altarino a tre o cinque gradini ospitava i simboli sacri: dalla croce alla stella cometa, dai pani a forma di “S” ai mazzi di rosmarino, tutto secondo una precisa simbologia. Non mancava il quadro della Sacra Famiglia, candelabri, calici, ostensorio e angeli, mentre ai piedi dell’altare si trovavano brocche d’acqua, bacili, asciugamani e rami di alloro. Al centro della rappresentazione, tre bambini nei panni di Gesù, Giuseppe e Maria hanno preso parte alla tradizionale cena composta da un massimo di 101 pietanze: frittate, legumi, pesce, frutta e dolci. Dopo la benedizione, il banchetto è iniziato tra i cori di “Viva Gesù, Giuseppe e Maria”, con i bambini che porgevano le pietanze ai presenti, in un gesto rituale denso di significato. Il pranzo si è concluso con la celebre pasta di San Giuseppe, condita con salsa, mollica e finocchietto selvatico. L’assistenza sanitaria è stata garantita dal comitato di Alcamo della Croce Rossa Italiana, che ha presidiato la manifestazione per tutta la giornata. Un’occasione per riscoprire il legame tra cibo, fede e identità, in un contesto festoso che ha coinvolto l’intera comunità.