Spaccio di droga ad Alcamo, finisce in carcere pregiudicato

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E’ il reato che figura al primo posto in Italia. Si tratta del traffico e spaccio di stupefacenti. Sequestri e arresti ogni giorno in tutta Italia per combattere questa piaga sociale che distrugge tanti giovani e le loro famiglie. Ad  Alcamo: la Polizia ha arrestato pregiudicato di 42 anni  che gestiva un’attività di spaccio.

L’arresto confermato e quindi l’uomo finito in carcere  nell’ambito delle attività di controllo del territorio e di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti. I poliziotti hanno  rinvenuto un quantitativo di sostanza stupefacente tra marijuana, cocaina e crack, di cui una buon parte già suddivisa in dosi pronte per essere spacciate. Il crack è una sostanza stupefacente ricavata tramite processi chimici dalla cocaina, viene assunta inalando il fumo dopo aver sciolto i cristalli. Provoca psicosi, stati paranoici, schizofrenia aggressività e alienazione. E purtroppo questa droga ha fatto la sua comparsa anche ad Alcamo come dimostrano i dati del Ser D. La scoperta effettuata all’interno di un appartamento al primo piano della via Tabone dove si trovava agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio.  In pratica pur essendo ai domiciliari aveva trovato il metodo di incassare soldi con la vendita di droga. Si tratta del tunisino Aziz Lequidi, noto alle forze dell’0ordine,  arrestato per  detenzione di sostanze stupefacenti.

L’ operazione risale allo scorso 13 marzo ma solo ieri è stata resa nota la notizia perché nel frattempo la polizia ha indagato per scoprire chi fossero i fornitori. L’arresto dopo una serie di appostamenti in via Tabone e strade circostanti  dopo aver osservato come il domicilio dell’arrestato fosse stato oggetto di frequenti e brevi visite da parte di soggetti conosciuti come assuntori di sostanze stupefacenti. E’ scattata la   perquisizione . La polizia ha trovato in  tre diversi posti della casa nel nascosta  marijuana, cocaina e crack per un peso complessivo di circa 13 grammi, di cui una parte suddivisa in dosi già confezionata in carta stagnola pronti per essere spacciati. L ’attività   di   ricerca,   ha   consentito   il   rinvenimento   di   numerose   banconote   di   denaro   di piccolo taglio che veniva sequestrato poiché ritenuto essere il compendio dell’attività delittuosa di spaccio in virtù dello stato di soggetto inoccupato dell’arrestato.  Trovato anche un bilancino di precisione, arnesi per la suddivisione dello stupefacente ed il materiale utilizzato per   il   confezionamento   che   risultava   perfettamente   compatibile   con   gli   involucri   delle   dosi rinvenute.