La festa di San Giuseppe a Borgetto, tra cibi tradizionali e devozione (Intervista)

0
256

La festa di San Giuseppe a Borgetto è molto più di un semplice evento; è una celebrazione che abbraccia l’intera comunità, intrecciando fede, tradizione e cultura in un’esperienza unica. Uno degli appuntamenti più suggestivi di questa festa è la preparazione della “Tavolata di San Giuseppe”, conosciuta anche come “Mmitu”, un atto di profonda devozione e gratitudine verso il Santo. Le famiglie che hanno ricevuto una grazia o desiderano esprimere la loro fede si riuniscono per preparare un banchetto speciale, un vero e proprio omaggio alla tradizione gastronomica locale. Le tavole si arricchiscono di piatti tipici come la pasta con le sarde, arricchita con finocchietto selvatico, pinoli e uvetta. Non mancano le frittelle di baccalà, i ceci e le fave, che simboleggiano abbondanza e generosità. E naturalmente, i celebri pani di San Giuseppe, dalle forme suggestive, e i dolci tradizionali come le sfince e i cannoli.

Da sabato scorso fino a tutta la giornata di oggi mense imbandite oltre che nelle abitazioni di privati cittadini sono state realizzate dalla Confraternita Maria SS del Romitello, dalla Consulta giovanile e dalla Confraternita di San Giuseppe, che ha realizzato gli altari presso la vecchia caserma dei Carabinieri. Spiccano gli affreschi realizzati per l’occasione da artisti locali che fanno da sfondo alle musiche coinvolgenti di complessi provenienti dalla banda musicale e dagli immancabili “tamburinari” che si facevano spazio a fatica tra le migliaia di persone che affollavano le strade. Ma la festa di San Giuseppe non è solo un tripudio di sapori. È anche un momento di profonda spiritualità, e solidarietà. Le famiglie, infatti, aprono le loro case ai bisognosi e ai pellegrini, perpetuando una tradizione di accoglienza che rende questa festa un pilastro dell’identità locale, dove ogni gesto è un atto di generosità e fraternità.