Un messaggio di speranza e di luce per la comunità” “Con grande gioia la comunità di Borgetto ha accolto le reliquie del Beato Pino Puglisi, che si potranno venerare sino a mercoledì prossimo. Questa occasione rappresenta un’importante opportunità per riflettere e crescere insieme, alla scuola del Vangelo, sui valori fondamentali della vita e dell’agire morale. L’esempio di Pino Puglisi, sacerdote e martire, ci illumina sulla strada da seguire per scoprire il Vangelo della vita e per compiere il bene, evitando il male. Invitiamo tutti i membri della comunità a partecipare alle celebrazioni e agli eventi previsti per accogliere le reliquie del Beato Pino Puglisi, per riflettere insieme sui valori della vita e per trarre ispirazione dall’esempio del Beato.
“L’arrivo delle reliquie del Beato Pino Puglisi sia per noi un’occasione di crescita spirituale- dice la comunità”. di rinnovamento, per camminare insieme verso un futuro più conforme al Vangelo” dive l’arciprete don Gioacchino Capizzi. Sino a mercoledì in programma una serie di iniziative, con il coinvolgimento delle scuole e la visita del reliquiario. Domani si terrà il convegno in chiesa Madre alle 19 dal titolo “Verrà il giudizio di Dio. Chiesa e mafia: quale magistero di liberazione oggi?”. Un appuntamento che si propone di riflettere sul ruolo della chiesa nella lotta contro la mafia e sulla necessità di un magistero di liberazione che promuova la giustizia e la dignità umana. Interverranno Luca Crapanzano, docente alla Pontificia università e autore del libro, e Giuseppe Verde, ordinario e già preside della facoltà di Giurisprudenza. Il 15 settembre 1993, giorno del suo 56º compleanno, don Puglisi fu assassinato davanti alla sua abitazione a Brancaccio. L’omicidio fu ordinato dai boss mafiosi Filippo e Giuseppe Graviano e materialmente eseguito da Salvatore Grigoli e Gaspare Spatuzza. Secondo le testimonianze, le ultime parole del sacerdote furono: “Me lo aspettavo”.