Informatizzato il patrimonio librario della biblioteca ‘S. Bagolino’ di Alcamo

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Un lavoro durato 12 anni. Si tratta della catalogazione informatica del patrimonio librario della biblioteca civica “Sebastiano Bagolino” di Alcamo. Il patrimonio librario suddiviso in libri antichi che vanno dal ‘400 fino al 1829.  I libri moderni dal 1830 in poi. Sono complessivamente 88 mila. Oltre 10 mila quelli informatizzati cosiddetti antichi. Un lavoro lungo e paziente al quale ha lavorato il personale della biblioteca, diretta da Rosa Maria Artale e quattro esperti della Sovrintendenza di Trapani. Durante la ricerca scoperti importanti documenti del Barone Pastore e della famiglia Papè Valdina.  La biblioteca civica è stata costituita attorno al 1866 con i fondi librari dei soppressi ordini religiosi dei Cappuccini, dei Gesuiti, dei Domenicani, dei Minori Osservanti, acquisiti dal Comune dopo la proclamazione dell’unità d’Italia.

Grazie a ciò, la biblioteca alcamese custodisce oggi un’importante collezione di libri antichi, manoscritti e a stampa, che costituiscono il fondo antico. Inizialmente ospitata nell’ex chiesa dell’Itria, divenuta poi Centro Congressi Marconi, nel 1877 la Biblioteca passò nell’ex chiesa San Giacomo de Spada dove rimase fino al sisma del 1968. Attualmente si trova all’interno del Collegio dei Gesuiti in Piazza Ciullo. Dal 1952 la Biblioteca Civica è intitolata a Sebastiano Bagolino, pittore e letterato umanista nato ad Alcamo il 25 marzo 1562. La biblioteca civica Sebastiano Bagolino fa parte della Rete delle biblioteche della Provincia di Trapani con la quale condivide il Catalogo collettivo (OPAC). Il lavoro sarà presentato venerdì 30 maggio  alle ore 16,30 nella sede del Collegio dei gesuiti.  Dopo i saluti del sindaco e di Rosa Maria Artale, interverranno Aldo Terzo, che è anche il moderatore, Leonarda Maria Paladino, Francesco melia, Flavia Carpitella, Gaetano Stellino ed Alessandro Coppola.