Ieri, 15 maggio, proprio nel giorno dell’anniversario dello Statuto Siciliano, è stata protocollata all’Assemblea Regionale Siciliana la richiesta di autorizzazione per avviare la raccolta firme finalizzata a un referendum sull’indipendenza dell’isola. A promuoverla è il “Comitato referendario dei 10”, formato da esponenti di varia estrazione sociale e imprenditoriale. Un’iniziativa definita ‘storica’ dai promotori, che rivendicano l’unicità di una simile richiesta nella storia della Regione. Sarà ora l’Assemblea Regionale Siciliana a valutare l’ammissibilità del referendum, e non la Corte Costituzionale come riportano alcune testate, forse non ricordandosi che la Sicilia è una regione a statuto speciale. Intanto, l’indipendentismo siciliano torna a far parlare di sé, richiamando un passato mai del tutto sepolto: dal MIS del dopoguerra con il suo braccio armato, fino ai movimenti più recenti come Siciliani Liberi. Nessuno, finora, è riuscito a ottenere seggi in Parlamento, ma il malcontento verso le istituzioni — accusate di calpestare da decenni la dignità dei siciliani — continua a fermentare. Che sia il segnale di una nuova stagione politica o solo l’ennesimo fuoco di paglia, lo diranno i fatti. Ma intanto, la miccia è stata accesa.