Impianto rifiuti liquidi ad Alcamo, FareAmbiente solleva dettagliate osservazioni

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Dopo il nostro servizio giornalistico, l’associazione FareAmbiente ha posto l’attenzione sul progetto relativo all’impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti liquidi pericolosi e non, la cui realizzazione è prevista nella contrada Scalilla Passofondo in territorio di Alcamo. Dagli atti pubblicati, a nostro parere, – si legge in una nota – emerge la necessità di effettuare alcuni approfondimenti relativi soprattutto agli effetti che l’impianto avrebbe sull’ambiente circostante e sulla salute pubblica. In quella zona, infatti, sorgono vigneti di pregio.  Per questo FareAmbiente ha formalizzato diverse osservazioni che sono state trasmesse al Dipartimento regionale dell’Ambiente e al Comune di Alcamo. L’associazione ha quindi posto tutta una serie di osservazioni.  Dalla lettura dello studio di impatto ambientale preliminare non si rileva una analisi dello stato dell’ambiente in tutte le sue componenti. A titolo esemplificativo non si rileva:

Lo studio della rete idrografica superficiale e sotterranea. Il ruscellamento dell’acqua piovana nell’area di interesse ad EST e ad OVEST dei torrenti affluenti del fiume Freddo.

Lo studio della dispersione, trasformazione e deposizione di eventuali inquinanti atmosferici.

Lo studio del contenimento dell’inquinamento acustico.

Il processo di abbattimento delle sostanze odorigene.

Per tutte le tipologie dei rifiuti in ingresso – scrive FareAmbiente nelle sue osservazioni al progetto della A3D – non si rilevano quali saranno le operazioni di smaltimento. Dalla lettura degli atti disponibili l’impianto si configura come un impianto di PRETRATTAMENTO, infatti l’unico processo del progetto risulta essere l’evaporazione. I distillati, i rifiuti acquosi e i concentrati verrebbero quindi smaltiti presso altri Impianti.

Non è previsto il piano di monitoraggio ambientale come previsto dalle norme vigenti.

Non si rileva come potranno essere contenuti gli effetti di eventuali sversamenti accidentali.

Manca un piano di cantierizzazione e di mitigazione per gli:

Effetti della propagazione, dispersione e deposizione delle polveri.

Effetti della presenza di inquinanti del suolo, delle acque superficiali e sotterranee nonché dei laghetti artificiali ad uso irriguo presenti nella zona.