Il Consilio comunale di Alcamo annulla delibera su immobili abusivi

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Il consiglio comunale di Alcamo, un solo a astenuto dei 16 presenti, ha annullato d’ufficio la delibera consiliare del 24 aprile 2014 nella parte in cui sottrae gli immobili alla demolizione per destinarli a finalità di interesse pubblico.  La delibera è stata contestata dalla Procura della repubblica di Trapani con note inviate al Comune, sia con una sentenza della Cassazione penale del 2022 che di fatto hanno sancito la illegittimità della   delibera che fu adottata dal consiglio comunale 10 anni fa. Si tratta di 54 immobili già acquisiti al patrimonio del Comune che non contrastano con rilevanti interessi urbanistici da destinare a finalità pubbliche. Ma queste finalità non sono state perseguite. Le case abusive interessate a questa delibera sono distribuite a macchia di leopardo su tutto il territorio soprattutto nelle contrade Canalotto, Calatubo, Palmeri, Maruggi, Alcamo Marina, Modica, Faranda, Valle Nuccio, Scampati e Vitusi. Ieri sera il consiglio comunale ha approvato una serie di emendamenti con la quale autorizza l’ufficio tecnico ad analizzare pratica per pratica come da sentenza della Cassazione. Invece nell’aprile 2014 erano state approvate tutte in blocco. L’abusivismo edilizio ha caratterizzato quasi tutto il territorio alcamese tanto che con le varie sanatorie sono stata presentate oltre 12 mila domane. Ne restano da esitare circa 4 mila e 500. L’esame è ripreso dopo oltre un anno e mezzo con l’affidamento delle pratiche a sei tecnici privati. Intanto alla Regione è tornata alla ribalta la proposta di Fratelli d’Italia per una sanatoria agli immobili costruiti a meno di 150 metri dalla battigia