I resti sono dell’alcamese Gaetano Impellizzeri. L’esame del DNA non lascia dubbi

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E’ dell’alcamese Gaetano Impellizzeri, scomparso nel febbraio del 2014, il corpo rinvenuto, l’estate scorsa, in provincia di Reggio Emilia, in territorio di Castelnuovo Sotto. Era seppellito nei pressi di una casa colonica sulla strada denominata Casanova 14. La conferma è arrivata dall’esame del DNA i cui risultati sono stati comunicati all’avvocato Giuseppe Accardo di Partanna che ha informato le due figlie della vittima, Eleonora Chiara ed Alessia, e l’ex moglie Caterina Chimenti.  I campioni di saliva alle due ragazze erano stati prelevati nel luglio scorso dal personale specializzato della sezione operativa dei carabinieri di Alcamo e poi inviati al RIS di Parma. Adesso i risultati che hanno confermato ciò che comunque sembrava molto probabile. I resti di quel corpo seppellito nel reggiano sono certamente di Gaetano Impellizzeri. Per la morte dell’uomo tre messinesi sono stati iscritti nel registro degli indagati. Si attende ancora, invece, la relazione sull’autopsia ma anche qui non dovrebbero esserci dubbi.

Gaetano Impellizzeri sarebbe stato ucciso con colpi di pistola così come ha raccontato il collaborante che ha indicato il luogo in cui era stato seppellito, sotto 50 centimetri di terra, l’agente di commercio alcamese che nel 2014, all’epoca della misteriosa scomparsa, aveva 47 anni. Nell’omicidio non c’entrerebbe nulla la mafia ma tutto nascerebbe da un contesto di relazioni criminali in cui anche la vittima era finita. Rapporti con altri siciliani originari del messinese. I tre iscritti nel registro degli indagati sono accusati a vario titolo di omicidio, occultamento di cadavere, detenzione di arma clandestina e di aver commesso il reato al fine di occultarne un altro.

Il movente ipotizzato dagli inquirenti sarebbe quello dei debiti accumulati da Impellizzeri. la prima indagine sull’ex agente di commercio venne aperta, senza previsione di reato, nel 2014.Poi nel 2022 un’altra indagine penale che ha aperto nuovi scenari e che ha portato al ritrovamento del cadavere. Gaetano Impellizzeri si era separato dalla moglie poco prima di prendere un aereo per Orio al serio e scomparire nel nulla. Due figlie, Eleonora Chiara e Alessia, per 18 anni aveva girato la zona come rappresentante di elettrodomestici, lavorando da VERAT, attività commerciale di altri imprenditori, da alcuni anni chiusa. Nel 2005 aveva deciso di tentare un’avventura imprenditoriale in proprio e si era messo a fare il grossista. Purtroppo, come raccontò anni fa anche l’anziana madre Eleonora Ammoscato alla trasmissione ’Chi l’ha visto?’, non aveva il polso per trattare con fornitori e clienti: si fidava di tutti, dando merce senza pretendere garanzie. L’attività fallì coì in poco tempo. Cominciò quindi ad occuparsi della compra-vendita di autovetture ed aprì un salone a Isola delle Femmine, dove era andato a vivere con la nuova compagna. Poi quel volo delle 6,45 da Birgi, il 10 febbraio del 2014, e la scomparsa. Tanti misteri ancora irrisolti ma le figlie avranno adesso almeno una tomba sulla quale piangere e pregare.