“Il nostro sogno… protagonisti della speranza e di una nuova umanità” non è solo il titolo delle giornate giubilari della scuola ad Alcamo: è un manifesto educativo, un messaggio potente lanciato dalle giovani generazioni. Piazza Sant’Ignazio e San Francesco Saverio si sono trasformate in un grande laboratorio di umanità, musica, colori e parole coraggiose, dove oltre 400 studenti al giorno – dalle scuole primarie a quelle secondarie di primo grado – hanno preso la parola per dire che un futuro diverso è possibile. L’iniziativa, promossa dalla Chiesa Madre con il patrocinio del Comune di Alcamo, è il frutto di mesi di preparazione condivisa tra educatori, insegnanti e ragazzi. Un percorso che ha portato alla luce non solo creatività, ma consapevolezza. Al centro: i temi forti del Giubileo – la giustizia, la pace, la fraternità, l’ecologia integrale – tradotti in linguaggi accessibili e autentici dai protagonisti di domani.
“Non si tratta solo di fare festa – ha spiegato l’arciprete don Enzo Santoro – ma di offrire uno spazio concreto in cui i ragazzi possano rispecchiarsi in un’umanità nuova, senza stereotipi, pregiudizi, paure. Un’umanità aperta alla vita, capace di fiducia, artigiana di pace. Le scuole stanno mostrando che educare alla fraternità è possibile”. Un evento che ha saputo unire spiritualità e civismo, con una forte impronta sociale, ispirata alla Dichiarazione sulla Fratellanza Umana firmata da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar. “Abbiamo bisogno di sognatori lucidi – ha detto un’insegnante – e qui li stiamo vedendo nascere”. Forte impatto emotivo nell’intervento di Gaia, madre di Asia Nicosia, la ragazzina appena dodicenne travolta da un’auto il 12 Settembre 2022 ad Alcamo Marina mentre passeggiava a piedi che ha riportato le parole dei compagni di classe della figlia: “C’era una volta Asia e ancora c’è, danzava felice un pomeriggio d’estate quando al tramonto donò tutto il suo amore”.