“Giornata internazionale dell’alfabetizzazione”, una piaga mondiale con la quale fare ancora i conti. Unesco in prima fila

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L’8 settembre è la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione, ricorrenza istituita il 17 novembre 1965 dall’Unesco per sensibilizzare la comunità internazionale sull’importanza di un diritto che, ancora oggi, ha bisogno di essere sostenuto in varie parti del mondo.  Istruzione che, come la legge sostanziale, non è uguale per tutti e questa non è certamente una novità: il divario, causato per lo più dalla disparità di accesso ai servizi di apprendimento, aumenta sensibilmente ogni giorno di più trascinando con esso tutta una serie di problematiche che impediscono lo sviluppo umano (intenso come insieme di conoscenze base funzionali al normale svolgimento della quotidianeità, che incidono sulle scelte adottate da qualsiasi uomo medio dotato di un basilare bagaglio di nozioni). E’ proprio la presenza di scarsa o inesistente alfabetizzazione la principale causa delle grandi problematiche mondiali come la povertà, la mortalità infantile, la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili, la violazione dei diritti umani ed il mancato raggiungimento della parità di genere.

Il quadro della situazione si è sensibilmente inclinato con l’arrivo della pandemia a causa della quale molti giovani sono stati costretti a fare a meno della scuola come luogo di crescita, apprendimento e socializzazione, e a ricorrere, quando possibile, alla c.d.  “DAD”, didattica a distanza. Metodo quest’ultimo che, se da un lato ha permesso ad una fetta della popolazione mondiale di mantenere gli approcci scolastici in maniera continuativa, dall’altro si è rivelato un vero e proprio lusso e ha evidenziato il persistente divario digitale in termini di connettività, capacità di interagire con la tecnologia e carenza di infrastrutture. Ad essere colpiti non sono solo i paesi sottosviluppati, ma anche quelli progrediti come l’Italia: secondo gli ultimi dati Istat e Invalsi, infatti, il 23% degli studenti ha abbandonato la scuola oppure non ha conseguito competenze minime nel corso dell’anno corrente.

Inoltre, in molte regioni del Mezzogiorno, oltre la metà degli studenti non raggiunge la soglia minima di competenze in italiano (tra queste ultime si annovera la Sicilia con il 57%). Per tentare di arginare il problema, le Nazioni Unite, ogni anno, istituiscono specifici percorsi: quest’anno si è deciso di concentrare la Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione 2022 sul tema “Transforming Literacy Learning Spaces”,  un evento internazionale ibrido di due giorni  in Costa d’Avorio, una scelta logistica non casuale perché è in quel territorio che si evidenzia una maggiore carenza di alfabetizzazione.