Gibellina. Candidatura a capitale italiana dell’arte

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È stato affidato alla fondazione Meno presieduta da Roberto Albergoni l’incarico di redigere il dossier per la candidatura di Gibellina Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026. La fondazione si è già occupata del progetto vincente di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025. Entro fine mese il dossier dovrà essere presentato. In questi giorni a Gibellina si stanno svolgendo gli incontri di co-progettazione previsti, prima con le imprese e gli operatori economici del territorio, poi con le associazioni culturali e del sociale, tra cui Fondazione Orestiadi, Rete Museale e Naturale Belicina, Cresm. Intanto il Comune ha approvato il progetto di valorizzazione del Cretto di Burri finanziato con 200 mila euro stanziati con legge dall’Assemblea regionale siciliana. Il progetto esecutivo è stato redatto dal responsabile dell’area tecnica del Comune Giuseppe Neri e dall’esperto tecnico Nicola Agosta. Sul territorio comunale saranno apposte diverse insegne stradali aventi finalità turistico-pubblicitarie e poi si interverrà anche su tre siti del centro urbano di Gibellina: piazza Rivolta Siciliana, Sacrario ai Caduti e Grande Area 85. Intanto è iniziato il conto alla rovescia per Il Festival delle Orestiadi tra il Baglio di Stefano e il Cretto di Burri dal 5 luglio al 10 agosto. Quattordici spettacoli: due anteprime, quattro prime nazionali, due progetti speciali inediti, costruiti nello spazio unico del Cretto.