Il capitano Luca Battistoni, 32 anni, è riuscito a rientrare d’urgenza alla base dopo l’impatto tra tre velivoli delle Frecce Tricolori durante un’esibizione nei cieli di Pantelleria. Il suo MB-339 ha riportato un ulteriore cedimento del carrello anteriore in fase di atterraggio, finendo fuori pista e arrestando la corsa in un’area erbosa. Nessun incendio, ma grande paura. Il pilota, estratto dalla cabina con un trauma alle ginocchia e diverse contusioni, è stato trasferito all’ospedale di Pantelleria: le sue condizioni non sono gravi. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di domenica 5 maggio, durante una delle manovre più iconiche e complesse della Pattuglia Acrobatica Nazionale: la “cardiode”. In piena formazione, a velocità sostenuta e a poche decine di metri dal suolo, tre aerei si sono urtati in volo per cause ancora da chiarire. È stato solo grazie alla prontezza dei piloti che il bilancio non è stato drammatico. Nonostante l’urto, i velivoli sono riusciti a rientrare, evitando danni a persone o abitazioni.
L’Aeronautica Militare ha avviato un’indagine tecnica per accertare le responsabilità: tra le ipotesi, un errore umano o un guasto meccanico. Le scatole nere e le testimonianze dei piloti saranno fondamentali per chiarire la dinamica. Grande lo spavento tra gli spettatori, radunati nei pressi dell’aeroporto militare di Pantelleria per assistere all’open day. «È stato un miracolo», raccontano alcuni presenti. Il sindaco Fabrizio D’Ancona ha espresso vicinanza al pilota ferito e ringraziato la Pattuglia: «La loro freddezza ha evitato una tragedia. L’intera manifestazione è stata interrotta e sono stati cancellati tutti gli eventi previsti. Il ricordo va inevitabilmente al drammatico incidente del 2023 a Torino, costato la vita a una bambina. Anche per questo, si riaccende il dibattito sulla sicurezza delle esibizioni aeree: spettacolo e rischio volano spesso sullo stesso asse. Ma l’episodio di Pantelleria conferma anche il livello d’eccellenza e preparazione dei nostri piloti.