Ex rete EAS, sindaco di Castellammare autorizza nuovi allacci. Fausto: “colmiamo un vuoto”

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Da quando l’EAS è finito in liquidazione coatta i comuni siciliani non hanno potuto più autorizzare allacci alla rete idrica che veniva gestista proprio dall’ente acquedotti siciliani. Inoltre la Regione, che in un primo momento voleva affibbiare la manutenzione delle condotte ai comuni che poi si rivolsero, vincendo, al TAR, mai ha emanato quelle norme transitorie per risolvere una vicenda che da anni resta nel limbo. Morale della favola gli utenti che hanno costruito immobili nei pressi delle condutture ex EAS non hanno potuto mai effettuare gli allacci idrici per ricevere l’acqua. A Castellammare del Golfo, uno dei comuni serviti proprio da quella vecchia conduttura, è arrivato adesso un provvedimento del sindaco Giuseppe Fausto che consentirà l’approvvigionamento idrico di nuove utenze e quindi l’introito dei relativi canoni nelle casse comunali.  Pur non essendoci ancora un gestore del servizio dopo la liquidazione coatta dell’Eas, i castellammaresi che hanno bisogno di allacciarsi alla rete idrica adesso potranno farlo.

“In mancanza di iniziative da parte delle amministrazioni preposte, per evitare problemi igienico-sanitari, – ha detto il sindaco Giuseppe Fausto – siamo costretti ad autorizzare, in via eccezionale e provvisoria, nuove utenze con specifiche modalità. Siamo in una fase di stallo in cui l’ente preposto non può assicurare il servizio e per questo abbiamo deciso di colmare il vuoto – ha ancora spiegato il sindaco castellammarese – attraverso una disposizione provvisoria, a tutela dell’igiene pubblica”. L’ente acquedotti siciliana, fallito e liquidato nel 2020, ha lasciato in eredità un sistema infrastrutturale logoro e dotato di condutture davvero colabrodo. Soltanto il comune del Golfo, per la manutenzione di quella rete, ha speso ogni anno cifre fra 120 e 150mila euro. L’Assemblea territoriale idrica di Trapani, presieduta da Francesco Gruppuso, primo cittadino di Calatafimi, dovrebbe individuare il gestore unico del servizio ma la fase di stallo va ancora avanti. Nell’ordinanza trasmessa da Fausto alla prefettura, alla Regione ed all’Ati, è indicato che per le nuove utenze idriche “i residenti e i soggetti dimoranti od operanti a qualsiasi titolo potranno attivare nuove prese informandone il Comune producendo una dichiarazione attestante che le operazioni di collegamento sono state espletate utilizzando anche dispositivi di misurazione a norma e tarati”.