L’assessorato della Salute affiancherà l’Asp di Trapani nella risoluzione delle criticità riscontrate nella consegna dei referti istologici, attraverso tutta la rete del sistema sanitario regionale, per consentire l’azzeramento dell’arretrato e il recupero della capacità di elaborazione secondo standard ottimali. E’ questo l’esito dell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio a Palazzo d’Orleans tra il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, l’assessore Daniela Faraoni, i due dirigenti generali Salvatore Iacolino e Giacomo Scalzo, il capo di gabinetto della presidenza, Salvatore Sammartano, con il direttore generale dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, accompagnato dal direttore sanitario Danilo Greco. L’Asp di Trapani non aveva mai informato l’assessorato regionale alla Salute dei ritardi accumulati nella consegna dei referti istologici con centinaia di pazienti in attesa da mesi, con un arretrato quantificabile adesso in circa 1.000 casi.
La totale assenza di comunicazione all’assessorato di riferimento ha irritato il presidente Renato Schifani e l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni e la riunione in alcuni frangenti è stata molto tesa. Sanità allo sbando: l’appello di Uguaglianza per la Sicilia per una sanità giusta ed efficiente. Noi di Uguaglianza per la Sicilia non possiamo restare in silenzio davanti al disastro sanitario che colpisce la provincia di Trapani. La gestione della sanità è ormai allo sbando, con gravi ripercussioni sulla salute e sulla vita dei cittadini. Uno dei casi più eclatanti riguarda i ritardi nella consegna degli esami istologici, che in più occasioni hanno portato a diagnosi tardive con conseguenze letali.
Non meno allarmante è la situazione delle strutture ospedaliere. Particolarmente grave è la gestione del servizio di radioterapia oncologica. È importante sottolineare che le responsabilità di questa situazione disastrosa non ricadono sui medici e sugli operatori sanitari, che ogni giorno lavorano con dedizione e professionalità per sopperire alle gravissime carenze organizzative. Il vero problema è una gestione amministrativa allo sbando, incapace di garantire le risorse e il supporto necessari affinché il personale sanitario possa operare in condizioni dignitose ed efficaci.