“Ascoltando il passato/guardando al futuro” verso il 2026, anno in cui Gibellina diventa la prima Capitale dell’arte contemporanea italiana. Si rivolgono a questo importante riconoscimento le Orestiadi 2025 iniziate lo scorso 27 giugno e fino al 3 agosto, nei diversi luoghi d’arte di Gibellina, tra teatro, musica, libri e arti visive. Il Festival inizia con una grande Anteprima (il 27 e 28 giugno) che vuole festeggiare il prestigioso riconoscimento ottenuto dalla città e inizia il suo viaggio con due edizioni speciali, con la direzione artistica di Alfio Scuderi. L’arte, il teatro, la narrazione, la musica a Gibellina da sempre convivono in sinergia con i luoghi unici di questa città, come il Baglio di Stefano e al Cretto di Burri. Celebrata La notte del Contemporaneo – Gibellina Città Teatro e dal tramonto, a Gibellina.
Intanto Il classico diviene ancora una volta contemporaneo a Gibellina, grazie alla performance intorno al testo di Shakespeare “Macbeth vs Macbteh” a cura di Sergio Rubini domani sera al Baglio Di Stefano. Il viaggi prosegue il 5luglio con “Il Cielo è pieno di stelle”.
Il mondo delle favole, si conferma un tassello fondamentale, poetico del nostro Festival, grazie a “Il canto della sirena” di Emma Dante domenica. “una storia, drammatica come sono le favole, ma leggera com’è la brezza del mare”.
Un progetto originale, uno spettacolo teatrale in forma di cunto, poesia e musica sarà il “Cunto saraceno” di Gaspare Balsamo, in prima nazionale a Gibellina il 10 luglio altro appuntamento dell’interessante programma che si conclude il tre agosto al Cretto di Burri (31 luglio, 1 e 3 agosto)
Il Festival chiude come di consueto al Cretto, con tre appuntamenti unici ed imperdibili al tramonto.