Si sono presentati puntualmente per come avevano anticipato davanti al Comune di Alcamo. Stamane nuova manifestazione di un gruppo di persone che interpretano lo stato d’animo degli alcamesi alle prese con turni biblici per vedere scorrere l’acqua dai rubinetti. Ma va sottolineato che per un problema così importante e delicato c’’è la protesta di pochi e il silenzio di tanti alcamesi. Della serie armatevi e partite mentre invece sarebbe necessaria una mobilitazione generale. Urla e proteste stamane contro l’amministrazione cinque stelle i cui rappresentanti nel maggio del 2013 organizzavano davanti al Comune i bidon day sollecitando soluzioni che non sono riusciti a trovare fino ad oggi. Ma un aspetto importante va sottolineato: in Sicilia c’è il dramma della sete per la mancanza di piogge. Invasi vuoti, agricoltura in ginocchio, animali assetati. Un gravissimo problema che non trova immediati provvedimenti per cercare di fronteggiare la crisi nelle stanze del Palazzo della Regione. Ad Alcamo turni di attesa molto lunghi e nei giorni il sindaco ha emanato un’ordinanza per l’uso dell’acqua. Ma chi controlla dove viene trasportata dalle autobotti poi verificato l’uso che se ne fa? Certe ordinanze hanno tutto il sapore di restare solo sulla carta. Di utilizzare i pozzi privati nemmeno viene preso in considerazione. Quindi per i più svariati usi si continuerà con l’acqua potabile dl Bottino. Quella richiesta dei consiglieri Stabile e Cassarà di istituire un tavolo tecnico per creare un fronte comune al di là dei colori politici, resta lettera morta. Se Giove Pluvio, ma è da escludere, non apre le cateratte del cielo in Sicilia andrà sempre peggio. La Sicilia che come dicono gli scienziati marcia a tappe forzate verso la desertificazione, mentre la politica sonnecchia.