Una discarica a cielo aperto con sacchi pieni stazionano anche per giorni in piazza della Repubblica sui marciapiedi prospicenti il muro dove si trova la Società cattolica operaia. Un brutto biglietto da visita per gli alcamesi e per i turisti che visitano il centro storico oggetto di discutibilissimi lavori di riqualificazione. Davanti al castello ieri pomeriggio una stazione della via Crucis. Di fronte ad una ventina di metri, da giorni, i sacchi pieni di vario materiale. Eppure alla fine dello scorso mese di settembre, ovvero sei mesi e mezzo fa il consiglio comunale approvò una serie di obblighi per gli operatori economici alcamesi, bar, pub, pizzerie etc., inseriti nel regolamento di polizia e sicurezza urbana. Il provvedimento doveva entrare in regime dal primo ottobre 2024. Ma pare che sia rimasto sulla carta e caduto al Comune nel dimenticatoio. Il consiglio comunale aveva deliberato che i gestori delle attività hanno sia l’obbligo di mantenere gli spazi pubblici o aperti al pubblico, vicini al locale, liberi da ogni ingombro e rifiuto che di collocare, scriveva il Comune, durante l’orario di apertura, idonei cestini di raccolta dei rifiuti all’interno dei locali. Con le nuove regole i gestori delle attività avrebbero dovuto “custodire i mastelli e/o sacchi trasparenti dei rifiuti prodotti, all’interno dei locali dell’attività. E qualora i gestori delle attività, per ragioni di gestione del ciclo produttivo e/o per insufficienza di spazio interno o altre motivazioni correlate all’attività, avrebbero avuto bisogno di suolo pubblico per l’esposizione dei mastelli, possono farne richiesta, non soggetta a canone, a condizione che i mastelli siano collocati all’interno di appositi box proprio per garantire un corretto decoro urbano”. Sembra invece che di queste direttive si siano perdute le tracce.