Diritto allo studio e disabilità, 40 studenti di Marsala senza assistenza

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Dopo la sospensione del servizio di Assistenza all’Autonomia e alla Comunicazione per 40 alunni, il Comune di Marsala prova a chiarire la controversa decisione.  Si tratta di: “seguire le linee guida della Regione Siciliana”- dichiarano il sindaco Massimo Grillo e l’assessore ai Servizi sociali Giusi Piccione,  protocolli che limitano il servizio ai soli studenti con disabilità grave. Inoltre, i controlli effettuati dall’Inps hanno evidenziato che beneficiavano del servizio alcuni alunni non residenti a Marsala, portando il settore servizi sociali a richiedere rimborsi ai comuni di Petrosino e Misiliscemi per gli anni passati.

“Un grave refuso” dichiara invece Giosy Cataldo, presidente e fondatore di ACA Sicilia, l’Associazione di Categoria Regionale degli Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione, che sottolinea la differenza sostanziale tra il lavoro di controllo svolto dell’Inps ai fini di previdenza sociale e le certificazioni ASP sui bisogni educativi speciali in ambito scolastico. Intanto sono già quattro i procedimenti avviati da altrettante famiglie marsalesi contro il Comune e si attende la pronuncia della sentenza a stretto giro. Se centrale resta la tutela al diritto all’educazione e all’inclusione scolastica per i bambini con bisogni educativi speciali non di minore rilevanza è la situazione di decine di operatori specializzati, rimasti da gennaio senza un posto di lavoro.

In provincia non mancano casi analoghi. Nel gennaio 2024, la città di Trapani ha visto la sospensione temporanea di diversi servizi ai cittadini, tra cui proprio l’assistenza agli studenti con disabilità. In quel caso ciò che causò il disservizio fu il ritardo nell’approvazione del bilancio di previsione. La vicenda resta quindi aperta e dimostra quanto sia fragile l’equilibrio tra le decisioni politiche e le concrete necessità degli studenti siciliani con BES, che dovrebbero restare le uniche priorità nel nostro sistema educativo.