Diffamazione a carabiniere in servizio ad Alcamo, tre assoluzioni. In ordinario altro processo

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Era finito nel tritacarne dell’informazione e soprattutto dei social dopo che la moglie era stata arrestata, poi rimessa in libertà dopo pochi giorni, con successiva archiviazione, nell’ambito dell’indagine della Polizia sulle ‘schiave del pulito’, donne straniere che operavano in un centro di accoglienza di Roccamena. Un maresciallo maggiore dei carabinieri, oggi in servizio ad Alcamo ma prima a Camporeale e poi proprio a Roccamena, era finito addirittura anche al centro di interrogazioni parlamentari. A puntare costantemente il dito contro il carabiniere, per diversi anni, era stata soprattutto la pagina Facebook ‘La voce di Roccamena’. Accuse pesantissime per le quali il militare dell’Arma ha presentato denuncia, difeso dall’avvocato Mary Mannino. In udienza preliminare e in ambito d rito abbreviato sono arrivati due ‘non luoghi a procedere’ per altrettanti imputati e un’assoluzione.

Il gruppo di persone, secondo il legale del maresciallo maggiore dei carabinieri, avrebbe realizzato un disegno di stalking cominciato circa otto anni fa, almeno 5 anni prima dell’inchiesta ‘Schiave del pulito’ che aveva raggiunto la gestione dello SPRAR di Roccamena.  Sono quindi usciti dall’inchiesta, dopo le prime sentenze, la 47enne Emile Mangiaracina, Antonino Imbrogino di 30 anni e la 63enne Raffale Perlongo che rispondevano, a vario titolo, dinanzi al GUP di Trapani, di stalking e diffamazione.  ha invece scelto il rito ordinario Roberto Mirandola di 55 anni, soggetto già noto alle forze dell’ordine, e ritenuto il perno principale del progetto diffamatorio nei confronti del carabiniere, ex comandante delle stazioni di Camporeale e di Roccamena.  Il processo a suo carico prenderà il via lunedì primo aprile dinanzi al tribunale di Trapani.  I post pubblicati sulla pagina Facebook. La voce di Roccamena’ avrebbero fatto scatenare, secondo la Procura, una serie di commenti diffamatori in grado di danneggiare fortemente la reputazione del maresciallo maggiore dei carabinieri in servizio adesso ad Alcamo.