Da Regione Sicilia nuovo codice degli appalti, geologi smentiscono CGIL: “Ottima legge”

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Le considerazioni della CGIL sulle novità al codice degli appalti varate dalla regione erano stato alquanto negative. Di segno totalmente opposto, invece, il parere dei tecnici, almeno quelli dell’Ordine regionale dei geologi di Sicilia. Il presidente Mauro Corrao ha infatti manifestato apprezzamento in merito all’approvazione del nuovo Codice dei contratti pubblici. “Un iter che abbiamo condiviso in tutto il suo percorso – ha detto il presidente dei geologi di Sicilia – e che abbiamo sinceramente apprezzato anche per il coinvolgimento di tutte le categorie portatrici di interessi, ivi compresi gli ordini professionali”. I geologi siciliani si dichiarano soddisfatti anche per i contenuti della legge a cominciare dalla costituzione di una Centrale unica di committenza alla quale  potranno fare riferimento le stazioni appaltanti, non qualificate presso l’ANAC, per espletare gare relative a lavori di importo pari o superiore a 500.000 euro e di forniture e servizi di importo superiore a 140.000 euro. “La Cuc – spiega il vicepresidente dell’ordine dei geologi Davide Siragusano – si articolerà in due rami: il primo, presso l’Assessorato all’economia, per l’affidamento di servizi e forniture ed il secondo, presso il Dipartimento regionale tecnico dell’Assessorato infrastrutture e mobilità, per l’affidamento di lavori e servizi di architettura e ingegneria”. “Inoltre con la nuova legge – spiegando i geologi di Sicilia –  viene eliminato il parere in linea tecnica che si sovrapponeva con le procedure di verifica, allungando i tempi per approvare i progetti ed appaltare i lavori; mentre il parere della Commissione regionale lavori pubblici viene reso obbligatorio solo per progetti di importo superiore a 20 milioni di euro”. Il Consiglio dei geologi di Sicilia evidenzia, inoltre, come la nuova legge incarni, nel migliore dei modi, il principio dell’apertura del mercato alle strutture professionali medio-piccole, consentendo alle stesse di potere dimostrare i requisiti economico-finanziari, necessari per partecipare ad una gara per l’affidamento di progettazione, con una adeguata polizza assicurativa al posto del fatturato degli ultimi tre anni. La legge, contestualmente, amplia da tre a dieci anni la forbice temporale entro cui i liberi professionisti potranno dimostrare i requisiti curriculari per accedere ad una gara. “Tutto ciò consentirà – dichiara il consigliere dei geologi Salvatore Volpe – a quelle strutture professionali, che non hanno avuto la fortuna di produrre un fatturato adeguato durante gli ultimi tre anni, di non essere tagliate fuori dal mercato dei lavori pubblici”. Molto apprezzato, infine, l’impegno assunto dall’assessore Alessandro Aricò di costituire un albo regionale unico dei commissari per l’espletamento delle gare da aggiudicare con l’offerta economicamente più vantaggiosa”.