Coltello puntato a scuola ad Alcamo contro coetaneo. Forse bullismo e acredine fra etnie

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Ancora gli atti non sono pervenuti alla procura per i minorenni di Palermo ma il quindicenne marocchino, denunciato dai carabinieri per porto ingiustificato di armi o di oggetti atti ad offendere, è stato sospeso dalle lezioni a tempo indeterminato. Intanto si è chiuso l’anno scolastico e ci sarà quindi tempo per fare chiarezza su un episodio verificatosi all’interno di una scuola superiore di Alcamo, a indirizzo professionale.

Una mattina di qualche giorno fa, durante la ricreazione, il quindicenne aveva minacciato un coetaneo con un coltellino a serramanico.  Lo stesso ragazzo di origini nordafricane aveva poi ammesso la sua azione sia dinanzi il dirigente scolastico dell’istituto che davanti ai carabinieri. Da lì è scattata la denuncia.

Pare che però, in questa triste vicenda, ci sarebbero altre verità che starebbero per emergere. Insomma si dovrebbe dapprima capire perché mai lo studente avrebbe estratto quel coltello. Un momento di follia, di scelleratezza oppure l’apice di comportamenti ai suoi danni. Siamo certi che il ragazzo non sia stato bullizzato, probabilmente anche dall’anno scolastico precedente, e non abbia trovato il coraggio di raccontare tutto ai genitori, agli insegnanti o alle forze dell’ordine. L’alterco durante la ricreazione si sarebbe verificato con un paio di ragazzi di origini rumene. Un aspetto, quest’ultimo, che apre un altro scenario, quello della perenne acredine, sul territorio di Alcamo, fra le due etnie, marocchina e rumene.

Quindi, chissà, una probabile attività di bullismo fra due popoli che già non riescono ad avere buon sangue tra loro. Un episodio grave che deve portare a riflessioni serie e che non puntino alle origini degli studenti coinvolti. Il bullismo e altri comportamenti beceri, infatti, non hanno nazionalità né condizioni economiche o sociali. È un’abitudine che purtroppo, nonostante le tante campagne di sensibilizzazione, non si riesce ad estirpare.  Poi che uno studente non debba certamente portare a scuola un coltello così come nessun’arma, è un’altra storia.