Dei lavori di restauro della Colombaia di Trapani, per un importo di 27 milioni di euro, con fondo PNRR, finora si è visto molto poco, soltanto l’autorizzazione della Soprintendenza a demolire la piccola guardiola. Secondo la Regione e il comune di Trapani la restaurata Colombaia si candiderà a diventare “simbolo di pace nel contesto euromediterraneo”. Finora però la Soprintendenza ha autorizzato soltanto l’intervento su quella piccola parte del castello nonostante le scadenze del cronoprogramma si susseguano l’una dietro l’altra. L’intervento di demolizione della guardiola, programmato entro fine aprile, rappresenta tecnicamente l’avvio del cantiere. I corpi della Colombaia su cui si dovrà intervenire sono due. Il primo è il capannone militare interno, costruito durante la Seconda Guerra Mondiale e poi usato come carcere. Verrà demolito, come previsto dal progetto, perché privo di qualsiasi valore architettonico e irrecuperabile. Il secondo corpo è il castello vero e proprio con la sua torre ottagonale e le terrazze.
Il piano prevede la trasformazione della Colombaia in un museo con sale conferenze, spazi didattici, ristorazione e foresteria. Preoccupato il Comitato “Insieme per la Colombaia” che segnala come si parli di 5-10 milioni di euro da reperire con il Project Financing per bar e ristoranti, ma intanto non ci sia un piano concreto per il museo”. Intanto, prima di avviare effettivamente i lavori, bisognerà rispettare le prescrizioni ambientali. Serve un Piano di Monitoraggio Ambientale che consideri fauna, flora e rumore e che certifichi l’assenza di nidi e tane. Tutto ancora da mettere nero su bianco quando le istituzioni hanno però annunciato l’avvio dei lavori alla Colombaia e del cantiere da 27 milioni di euro. La conclusione degli interventi è prevista per il 31 dicembre del 2028