Chiesa del Collegio di Alcamo chiusa da 8 anni, fissato un sopralluogo

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Un sopralluogo della Sovrintendenza il prossimo 26 novembre per verificare se l’umidità sia andata avanti. Il sopralluogo nella chiesa del Collegio di Alcamo chiusa al culto dal novembre del 2016 per motivi di sicurezza dopo che erano state individuate infiltrazioni di acqua per l’otturazione di grondaie causata dal guano di colombi. Il sopralluogo per verificare se l’umidità nella parete della chiesa che si affaccia sulla via Mazzini, sia avanzata. Più tempo passa più danni è destinata a subire la chiesa che si trova in piazza Ciullo. Nessuna iniziativa dalla politica alcamese per salvaguardare questo importante bene culturale e anche dalla Diocesi di Trapani.  Si parla di sopralluogo per verificare eventuali ulteriori allargamenti della umidità. Ma continua a calare il silenzio sul recupero di questa chiesa, disinteresse totale a tutti i livelli. Nel gennaio scorso una iniziativa da parte di un gruppo di parrocchiani che frequentavano la chiesa del Collegio di Alcamo, con appelli alla Diocesi e al Comune andati a vuoto.

La chiesa è stata la sede, per tanti anni, dei gesuiti che hanno formato giovani diventati professionisti di successo. Da otto anni una situazione di stallo destinata a durare ancora chissà per quanto tempo.  La chiesa è di proprietà del ministero delle Finanze al quale spetta il compito di predisporre il bando per gli interventi. Invece silenzio totale oggi tutto tace tranne i frequenti e inascoltati appelli dei fedeli, dirottati per le celebrazioni eucaristiche nella vicina e piccola chiesa della Sacra Famiglia.  Il destino del tempio, completato nel 1767, non interessa nessuno.  I gesuiti arrivarono ad Alcamo nel 1650 e nel 1866 furono costretti ad andare via per la soppressione degli Ordini religiosi. Tornarono nel 1906 e vi rimasero sino al 2007, anno della fine della loro permanenza in città a causa della mancanza di vocazioni. Per il tempio che sorge nella centralissima piazza Ciullo difficile oggi stabilire quanti anni ancora passeranno prima di avviare la manutenzione e ridare la chiesa ai fedeli. Chiesa che ospita opere d’arte che si vanno lentamente degradando.